“Racconti in mutande”, le parole-pennellate di Ugo Libero Lobina
“Pochi giorni dopo la faccia del signor Maurizio, preannunciata dal profumo dell’immancabile toscanello, è sbucata sul mio terrazzo dicendomi: Cazzo, compà, ma così ti metti in mutande! Mi ha crocifisso…”…