La crisi energetica continua a mietere vittime non solo fra i cittadini. Anche le pubbliche amministrazioni, e i comuni in particolare, sono costrette a fare i conti con bollette lievitate fino al 50% e con voci di spesa maggiori di quelle inserite nei bilanci di previsione. Esborsi pesanti che in questi mesi hanno fatto crescere la preoccupazione per i possibili tagli su servizi alla cittadinanza, già ipotizzati dall’Anci nei mesi scorsi ma ora sempre più probabili senza ulteriori interventi dall’esterno. Tuttavia il problema non può essere derubricato a una mera questione economica, vi sono anche ragioni etiche che impongono, in questa fase delicatissima dove l’energia è un bene prezioso che inizia a scarseggiare, di avere un approccio più consapevole evitando gli sprechi o comunque un utilizzo non strettamente necessario a soddisfare esigenze primarie. In quest’ottica l’Unione dei Comuni del Coros, ha deciso nei giorni scorsi di attivare il programma: “Meno Luci, Più Natale”. Con questa iniziativa, a cui hanno aderito tutti e dodici i comuni appartenenti all’unione, i sindaci si impegnano a limitare al minimo l’uso di luminarie nei propri comuni, riducendo a una “simbolica” presenza, limitata ad un albero di Natale o poco più, le luci natalizie. Un’iniziativa in linea con le indicazioni del Dipartimento della funzione pubblica che, a fronte del regolamento europeo 1369/2022 che prevede misure di riduzione dei consumi sino ad Aprile 2023, considera fondamentale il contributo che può essere apportato dalle amministrazioni pubbliche agli obiettivi legati al risparmio energetico per un corretto e parsimonioso approvvigionamento. Pertanto, con la delibera approvata in giunta, l’Unione si impegna a limitare l’utilizzo delle risorse energetiche nel periodo natalizio, a dare un segnale tangibile di risparmio alla cittadinanza per contenere le spese, evitare fatture onerose sull’illuminazione pubblica che gravano sul bilancio comunale, e scongiurare tagli su servizi utili per il paese. La misura di contenimento dei consumi si inserisce pertanto negli obiettivi del PIAO (Piano integrato di attività e organizzazione delle pubbliche amministrazioni), e prevede un programma di riduzione volontaria del consumo energetico. “Meno luci più Natale”, spiega il Presidente dell’Unione del Coros Carlo Sotgiu, unisce tutti i sindaci dei comuni del Coros, in un’ottica condivisa di economie e razionalizzazione delle risorse energetiche.
Con questa iniziativa, vogliamo sensibilizzare la cittadinanza ad un uso più corretto dell’energia elettrica, prendere coscienza delle problematiche in termini di spese che gravano sui nostri bilanci e che toccano le tasche di tutti i cittadini, e proporre iniziative che coinvolgano soprattutto le scuole, per ricreare l’atmosfera del Natale, anche limitando o razionalizzando l’uso di energia elettrica per alimentare le luminarie”. In quest’ottica, le scuole, le associazioni le Proloco potranno dare il loro contributo al paese colorando gli spazi pubblici e addobbando gli arredi urbani per dare un segnale di condivisione, di unione e creare al tempo stesso una forte atmosfera natalizia. Sarà un Natale meno luminoso, ma certamente più colorato, partecipato e più consapevole. Come dire: la necessità si trasforma in pratiche di buon senso e avvicina ancora di più il territorio.