La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Lavoro, Ada Lai, ha approvato, nell’ultima seduta, le linee di indirizzo per gli interventi a sostegno dell’occupazione femminile e l’istituzione di un premio annuale, dedicato alle donne che si distinguono nel proprio lavoro in termini di innovazione ed intraprendenza.
L’Italia, oggi, si colloca al quattordicesimo posto in Europa per parità di genere con un punteggio ben lontano dalla media del resto dei paesi europei. Dai dati emerge anche una forte differenza tra il Nord e il Sud del paese, nel 2022 il tasso di occupazione femminile in Italia è del 50,8 %, in Sardegna del 46,5%. Significativo il dato relativo alla partecipazione femminile al mercato del lavoro, che vede l’Italia al ventottesimo posto, ultima in Europa, con un gender gap pari al 13%. Per non parlare dell’assistenza e cura della casa, che in Italia appare significativamente sbilanciata: l’80% delle donne si dedicano alla cura della casa quotidianamente, contro il 20% degli uomini.
“Questi dati dimostrano che il talento femminile è mortificato – afferma l’assessore Lai – e la presenza di evidenti squilibri di genere nel mercato del lavoro. L’assessorato del lavoro corre ai ripari con un pacchetto di misure volte a favorire la piena partecipazione delle donne nel mercato del lavoro, in linea con la Strategia Nazionale per la parità di genere 2021/2026 e il Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il nostro obiettivo – spiega l’esponente dell’esecutivo Solinas – è quello di aiutare le donne ad esprimere il loro potenziale, incentivare il loro inserimento nel mercato del lavoro e di sviluppare una rete di welfare capillare, che aiuti le lavoratrici a conciliare il lavoro con la vita personale e familiare”.
Dai Bonus assunzionali in settori strategici nell’economia regionale, agli incentivi all’imprenditoria femminile e all’autoimpiego, attraverso il ricorso al micro-credito e ai prestiti fiduciari e partecipativi. Dai voucher di conciliazione, come contributo economico alle famiglie per la copertura degli oneri della cura e all’assistenza ai bambini e agli anziani, alle sovvenzioni agli asili nido e ai doposcuola. Non mancano azioni di sostegno al welfare aziendale e territoriale, come gli incentivi ai datori di lavoro che intendano attivare piani di sviluppo organizzativo per l’acquisizione della certificazione della parità di genere. Senza dimenticare gli interventi mirati all’orientamento e alla formazione professionale per sviluppare le competenze necessarie per valorizzare il proprio talento e inserirsi nel mondo del lavoro, nonché il potenziamento degli interventi in favore delle donne vittime di violenza o in situazioni di disagio sociale.
La delibera prevede anche l’istituzione di un ‘Premio annuale Donna e Lavoro’ dedicato alle donne che si distinguono nel proprio lavoro in termini di professionalità, innovazione ed intraprendenza, intestato ad Francesca Sanna Sulis, filantropa, imprenditrice, nonché sostenitrice dei diritti delle donne, tanto da introdurre, nel ‘700, il nido aziendale per le sue dipendenti.