Vanna Pina Delogu

“Da la jánna a carréra” di Vanna Pina Delogu (Sorba editore) può essere considerato come una sorta di “manifesto”, dato il modo di procedere nel mettere in evidenza le radici dell’ambiente nativo. “Radici” che non ancorano l’uomo alla propria terra, ma che continuano a nutrirlo anche quando questo vaga alla scoperta del mondo.

Si tratta del DNA ereditato in famiglia, dell’humus del proprio paese, Sorso, e del territorio di pertinenza, la Romangia. Tutti elementi d’identità cosciente, sostenuta dalle tradizioni, dalla cultura e dal loro modo di essere comunità e, nello stesso tempo, popolo ricco di genialità e (per detto popolare) come posseduto dalla follia.


Stando al “si dice” è colpa della fontana della Billèllera, che offre ai passanti un’acqua speciale, se i Sorsesi hanno un non che di magico e di folle, nello stesso tempo. Ma le mostruose bocche dei suoi mascheroni, da secoli, gridano una storia diversa per chi la vuole ascoltare.
Raccontano altro da quel che si dice, come narra il libro di Vanna Pina Delogu. Narrano dell’antica rivalità con Sassari, dei lontani domini dei Giudicati Sardi e dell’assassinio del giovane “Gjudice” Barisone III di Torres per mano di un sicario sassarese, compiuto a Sorso …

Così, pagina dopo pagina, ci svela come sia nata e sviluppata la diceria della “follia dei Sorsesi”, cui ha concorso non poco l’esilarante racconto del tentativo di furto della fontana sassarese di Rusèddhu da parte degli stessi … in quanto privi di un simile monumento. In questo modo, storia dopo storia, l’autrice ci fa conoscere una realtà diversa, la cui entità ultima la lasciamo scoprire ai lettori.

Il libro si chiude con una raccolta di versi in lingua locale, frutto della sensibilità dell’autrice, che trattano di ricordi d’infanzia, quadri famigliari e sociali, oltre che di riflessioni su una comunità che cambia. Il testo, infine, è corredato di fotografie che svolgono la funzione di presentare Sorso e i suoi abitanti nei loro vari e molteplici aspetti”.

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Vanna Pina Delogu vive e lavora a Sorso (SS).
Si è laureata col massimo dei voti in Materie Letterarie, con indirizzo archeologico-artistico, ed in Teorie e Tecniche dell’Informazione nell’Università di Sassari, Facoltà di Lettere e Filosofia, sotto la guida dei Professori Ercole Contu, Raimondo Turtas, Attilio Mastino e Nicola Tanda.
La sua ricerca si concentra principalmente sulla storia, l’arte e le tradizioni culturali della Sardegna, con un focus particolare sulla città di Sorso. Ha pubblicato diversi libri:
“La Parrocchia di San Pantaleone in Sorso, Dall’antica struttura dei Camaldolesi all’opera del francescano Antonio Cano. Architettura, arredi, argenti e associazionismo confraternale”, Carlo Delfino editore (2012);
“La chiesa di Santa Croce in Sorso. Architettura e sacri arredi nella chiesa dei Disciplinati bianchi”, editoriale Documenta (2013);
“Influenze francescane in Romangia. Architettura, arredi e argenti nelle chiese di Sorso (Sant’Anna, Sant’Agostino, Madonna d’Itria e Noli me tòllere), editore LogoSardinia (2014);
“Il Popolo Sovrano in Romangia e l’era del socialista Antonio Catta. Impegno politico e sindacale in Sardegna tra Ottocento e Novecento”, Phasar edizioni (2017)
Nel settembre 2024 ha presentato il suo ultimo libro, “Da la jánna a carréra” (dal portone alla strada). Un Sorso di poesia, genialità e pazzia dalla magica fonte Billèllera”, P. Sorba editore.
È autrice di scritti in lingua sassarese o turritana, variante di Sorso, e, oltre alla sua attività di ricerca e scrittura, Vanna Pina Delogu è attivamente coinvolta nella gestione di eventi culturali e si dedica con passione al canto corale.