Il Consiglio Regionale della Sardegna ha approvato la legge di riordino del sistema sanitario regionale. Il provvedimento, che mira a migliorare l’organizzazione dell’assistenza sanitaria sul territorio, è stato presentato come un intervento necessario per affrontare le criticità gestionali e rafforzare il rapporto tra ospedali e territorio.
“Abbiamo mantenuto un impegno preso in campagna elettorale: nessuna nuova riforma, che avrebbe rischiato di portare in stallo definitivo un sistema sanitario già fortemente in difficoltà, ma interventi mirati e puntuali sulla legge vigente, che presentava forti criticità organizzativo-gestionali e di governance che hanno portato alle disfunzioni che tutti i sardi conoscono e patiscono e a cui a partire da oggi possiamo porre rimedio”, sottolinea la presidente.
L’assessore della Sanità, Armando Bartolazzi entra nel merito del provvedimento: “Introduciamo anche delle novità fondamentali come la definizione delle mission ospedaliere in sinergia coi territori, l’istituzione di tre centri di riferimento regionale per la prevenzione, la riabilitazione e salute mentale, l’istituzione dell’ “Ospedale dei bambini” a Cagliari e il contestuale avvio di un percorso per il riconoscimento di un Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico in Sardegna”.
“Questa legge ripara le disfunzioni che hanno portato allo stallo progressivo della sanità nella scorsa legislatura, frutto della mancata chiarezza nell’applicazione delle norme che avrebbero dovuto garantire invece un coordinamento sinergico fra le Asl e nei confronti del territorio”, dichiara ancora Armando Bartolazzi.
“La nuova legge di riordino rappresenta un risultato importante che dà strumenti per agire immediatamente sul fronte organizzativo, primo passo per dare risposte efficaci e rapide alle esigenze di cura dei sardi”, conclude la presidente Todde.