Frammenti di un discorso poetico di Laura Antonella Piras (Agorà & Co., 2024)
Francesco Petrarca è noto soprattutto per il Canzoniere, ma il suo epistolario, tra i più vasti della tradizione letteraria, rappresenta un eccezionale spazio di elaborazione teorica, in cui la scrittura si intreccia alla riflessione sulla poesia, sulla sapienza e sul ruolo dell’intellettuale. In Frammenti di un discorso poetico, Laura Antonella Piras indaga questa dimensione, mettendo in luce come, attraverso le lettere, Petrarca definisca la propria poetica e ridefinisca il rapporto con la tradizione tra Medioevo e Umanesimo.
Il volume si apre con una prefazione di Rino Caputo, storico e critico della letteratura italiana, che evidenzia come l’autrice abbia saputo far emergere la dimensione metaletteraria dell’epistolario, mostrando come, senza l’arte epistolare, il poeta non avrebbe potuto strutturare la sua visione della scrittura e del sapere.
L’analisi si sviluppa attraverso un esame sistematico dell’intero corpus di lettere (Familiares, Seniles, Sine nomine, Epystole e Disperse), individuando tre nuclei tematici essenziali: il rapporto tra lettura e scrittura, la funzione della poesia e i problemi della scrittura. L’indagine si estende al confronto con Dante, alla questione dell’eloquenza latina e volgare, alla funzione critica dell’autore, fino al dialogo tra autori classici e cristiani e al ruolo della poesia nella nascente cultura umanistica. L’epistolario non è solo una testimonianza del pensiero dell’autore, ma anche uno specchio delle tensioni e delle trasformazioni di un’epoca di transizione.
Petrarca non si limita a considerare i classici come modelli da imitare, ma li trasforma in interlocutori con cui confrontarsi criticamente. L’imitatio, per lui, non è una ripetizione meccanica, ma un processo di assimilazione e rielaborazione profonda, che consente di appropriarsi della tradizione e, al tempo stesso, di superarla. Lo esprime con efficacia nella Fam. I 8, paragonando il poeta al baco da seta, che genera dall’interno il proprio tessuto, anziché raccogliere e riassemblare elementi esterni come fanno le api.
Un altro tema centrale è il ruolo della poesia come strumento di conoscenza e di elevazione morale. Per Petrarca, la poesia non è un semplice ornamento, ma cela sotto il suo velo messaggi di alto contenuto morale, tanto da poter essere paragonata alla teologia (Fam. X 4). D’altro canto, il poeta non è solo un artefice della parola, ma un mediatore di verità, e la sua opera deve possedere un valore etico oltre che estetico. La scrittura è il frutto di un lungo esercizio, di disciplina e ricerca costante. Da qui nasce la sua distinzione tra il vero poeta e i versificatori improvvisati, tra chi scrive con consapevolezza e chi si abbandona a una produzione superficiale e priva di autentico valore intellettuale.
Il volume si conclude con un’antologia di lettere selezionate e commentate dall’autrice, con testo latino a fronte. Il commento critico guida l’interpretazione, mettendo in evidenza i nodi tematici più rilevanti e offrendo uno strumento di approfondimento prezioso per studiosi e appassionati.
Con rigore filologico e una prosa limpida e incisiva, Frammenti di un discorso poetico offre un contributo innovativo agli studi petrarcheschi, illuminando il ruolo dell’epistolario nell’evoluzione della cultura umanistica e restituendo un’immagine di Petrarca non solo poeta, ma pensatore e figura cardine della storia intellettuale europea.
Il libro sarà presentato il 3 aprile 2025, alle 18, presso la Biblioteca Universitaria di Sassari. Sarà un’occasione per approfondire il ruolo dell’epistolario nella costruzione della poetica petrarchesca e dialogare con l’autrice sul significato della scrittura come forma di pensiero e conoscenza.
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L’autrice
Laura Antonella Piras è Dottore di ricerca (Ph.D.) in Lingue, Letterature e Culture dell’età Moderna e Contemporanea presso l’Università di Sassari. Laureata in Lettere e in Filologia Moderna all’Università di Sassari, ha conseguito un Master in Didattica della Lingua Italiana presso l’Università di Roma Tor Vergata. Attualmente insegna Discipline letterarie e Latino al Liceo Scientifico e Linguistico “G. Marconi” di Sassari ed è Cultrice della materia in Letteratura Italiana presso l’Università di Sassari, dove ha svolto attività di docenza.
Ha ottenuto due borse di studio presso l’Istituto di Studi Rinascimentali di Ferrara, ha partecipato come relatrice a convegni nazionali e internazionali e ha pubblicato saggi su riviste scientifiche e volumi collettanei. Le sue ricerche si concentrano sulla letteratura medievale e rinascimentale, con particolare attenzione ai legami tra letteratura, filosofia, psicologia, scienza e arti figurative. In particolare, ha approfondito lo studio di Francesco Petrarca e il ruolo della tradizione classica nella letteratura italiana.