Nuoro. Quando il nemico è in casa, tra le mura domestiche, lo si intuisce dai primi segnali ma si fa fatica a crederlo e poi ad accettarlo. Quello che ha vissuto sulla sua pelle non è amore, si può definire in un modo solo: violenza.
Una brutalità assurda, inspiegabile e gratuita, ancor più se a porla in essere è il partner, il compagno di vita che dovrebbe distinguersi per altri nobili sentimenti.
La storia di Cinzia è all’apparenza una storia come tante, ma a differenza di altre c’è il coraggio a dosi abbondanti e la consapevolezza che episodi come quelli da lei vissuti non devo più accadere, né a lei né tantomeno a nessun’ altra.
Un’escalation di maltrattamenti, drammatica e al tempo stesso tristemente frequente nella vita reale in una casistica che rimbalza da nord a sud con le stesse assurde dinamiche.
Cinzia è una donna che sin dall’adolescenza si innamora di un uomo all’apparenza meraviglioso, ma che ad un certo punto inizia a mostrare il suo vero volto.
Prima gli insulti, poi il primo schiaffo che in breve diventa un pugno, calci e umiliazioni, secondo una sequenza ben nota.
E inizialmente, come tutte le vittime, anche Cinzia tende a giustificare il gesto, a sottovalutare il comportamento, fenomeno che invece non deve mai essere ridimensionato.
Da quel momento inizia la spirale di violenza che diviene una costante del rapporto. Un incubo nel quale la donna rimane intrappolata per lunghi 30 anni.
Quella appena descritta non è la trama di un romanzo noir ma una storia vera e la protagonista è una donna nuorese che 15 anni fa è letteralmente scappata dalla città per sottrarsi a una vita fatta di violenze e minacce.
Quando si entra in quella bolla infernale ribellarsi non è semplice e lo è ancora meno in un contesto culturale e sociale della piccola provincia.

L’evento si terrà il 10 gennaio p.v., alle ore 18:00, presso l’Auditorium della Biblioteca Sebastiano Satta a Nuoro, P.zza Giorgio Asproni