Sassari. Si è concluso oggi, all’Hotel Catalunya di Alghero, il convegno “Hot Topics in Geriatria – L’anziano fragile: curare la complessità”, un evento che ha visto l’ampia partecipazione di specialisti e operatori sanitari. Organizzato dalla Geriatria dell’Aou di Sassari, il convegno ha affrontato temi centrali della medicina geriatrica, con l’obiettivo di migliorare la gestione clinica e la qualità della vita dell’anziano fragile. La Sardegna, tra le regioni più longeve d’Italia, rappresenta infatti un banco di prova per la gestione delle esigenze di una popolazione che invecchia rapidamente. Il programma della giornata ha visto numerose sessioni tematiche, ognuna dedicata a uno specifico aspetto della fragilità geriatrica.
Dopo i saluti istituzionali, tra cui quelli del presidente dell’Ordine provinciale degli infermieri, dottor Gianluca Chelo, la mattinata si è aperta con un focus sul “Paziente anziano fragile”, nel corso della quale sono stati analizzati problemi come le sindromi geriatriche, il dolore cronico, la malnutrizione e le complessità della cura di pazienti con molteplici patologie. Gli interventi hanno sottolineato l’importanza di una gestione multidisciplinare, essenziale per garantire cure personalizzate e ridurre le ospedalizzazioni.
Uno dei momenti più attesi è stato quello dedicato alle “dimissioni difficili”, un tema di particolare rilevanza per la gestione sanitaria dell’anziano fragile. La dottoressa Patrizia Tilocca, direttrice della Geriatria dell’Aou di Sassari e responsabile scientifico del convegno, ha evidenziato il problema crescente di pazienti che, una volta concluso il trattamento ospedaliero, non possono essere dimessi per mancanza di supporto familiare o di strutture adeguate. «Le dimissioni difficili sono una sfida complessa – ha affermato la dottoressa Tilocca –. Troppi pazienti restano in ospedale anche dopo aver concluso il ciclo di cure, perché mancano le risorse per un’assistenza territoriale adeguata. Questo peggiora il loro stato di salute e incide negativamente sui nostri reparti, che si trovano sovraffollati. È fondamentale unire le forze con il territorio per offrire una continuità assistenziale adeguata e soluzioni sostenibili». Con una media di 80 ricoveri al mese e un numero annuo di pazienti che supera gli 800, la Geriatria dell’Aou di Sassari si trova costantemente di fronte a nuove sfide, rese ancora più complesse dall’incremento della popolazione anziana.
La dottoressa Lucia Anna Mameli, direttrice sanitaria dell’Aou di Sassari, che ha portato i saluti della direzione strategica dell’Aou di Sassari, ha sottolineato l’importanza di iniziative di questo tipo per rispondere alle sfide della sanità moderna: «Portare avanti una discussione come quella di oggi significa gettare le basi per un sistema sanitario più inclusivo e attento alle necessità degli anziani. È fondamentale proseguire su questa strada, lavorando insieme per trovare risposte concrete ai bisogni del territorio».
Durante il convegno è stata ribadita la necessità di rivedere il sistema di assistenza per rispondere al rapido invecchiamento della popolazione e all’aumento della longevità. Si tratta di due fenomeni che richiedono una revisione urgente del sistema assistenziale.
«Questo tema ci riguarda tutti – ha ripreso Patrizia Tilocca – perché ognuno di noi diventerà parte di questa fascia di popolazione. È essenziale creare percorsi strutturati tra ospedale e territorio, dove geriatri, medici di base e specialisti collaborino per favorire l’autonomia dell’anziano, ridurre le ospedalizzazioni e garantire un sostegno continuo nel post dimissione. La multidisciplinarietà non è più un’opzione, ma una necessità per una sanità sostenibile, capace di ottimizzare le risorse e offrire un’assistenza di valore», ha concluso.