Sassari. «Sostenere la cultura della pace e dei diritti umani mediante progetti culturali e di ricerca, di educazione, di cooperazione e di informazione che contribuiscano ad affermare la Città di Sassari come Terra di pace». Così il consiglio comunale di Sassari raccoglie l’appello del mondo delle associazioni, intraprende il percorso che porterà a proclamare Sassari Città della pace e programma per il 2025 una serie di iniziative orientate in quella direzione.
Ieri in aula il presidente del consiglio comunale, Mario Pingerna, ha illustrato una mozione sottoscritta da tutti i capigruppo: Rossana Serratrice per il Pd, Melania Delogu per Avs, Roberto Cadeddu per Fdi, Noemi Piga per il M5S, Alessandra Corda per Sardegna al Centro 20Venti, Stefano Ruju per Futuro Comune, Walter Pani per Sassari progressista e solidale, Gian Franco Tedde per Sassari è, Antonello Sassu per Sassari Progetto Comune, Vanni Azzena per Forza Italia, Alessandro Ponti per Azione con Calenda Soluzioni per Sassari, Mariano Brianda per la Costituente per Sassari, Carlo Sardara per Noi per Sassari e Alessandro Boiano per Orizzonte Comune. E il sì immediato, unanime e convinto dell’assemblea permette al Comune di Sassari di aderire alle iniziative promosse da Convenzione per i diritti nel Mediterraneo, Ponti e non muri e Generazione Europa.
Domani, giovedì 31 ottobre, la sala conferenze di Palazzo Ducale ospiterà alle 9.45 un incontro con la stampa. Nell’occasione il percorso intrapreso dal Comune riceverà il sostegno dell’arcivescovo di Sassari, monsignor Gianfranco Saba, e dell’imam e presidente del Centro culturale islamico di Sassari, Salaheddine Abdellaoui. Per il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, il presidente del consiglio, Mario Pingerna, e i rappresentanti delle associazioni e della scuola sarà l’occasione per annunciare le iniziative in programma l’8 e il 9 novembre e per tracciare l’orizzonte «verso un traguardo che va perseguito giorno dopo giorno», come ha detto ieri il sindaco nel ringraziare il presidente Pingerna, i capigruppo e tutta l’aula per il sollecito e sentito accoglimento dell’istanza rivolta all’amministrazione dai gruppi promotori.
«La pace va costruita nella nostra quotidianità», ha aggiunto Mascia. Parole in sintonia con il testo letto
dal presidente del consiglio. «Il Comune di Sassari riconosce nella pace un diritto fondamentale delle
persone e dei popoli e dichiara il territorio della Città di Sassari terra di pace», recita la mozione. «La pace è precondizione e al tempo stesso risultato della promozione e della protezione di tutti i diritti umani e dello sviluppo sociale ed economico delle comunità».