Riceviamo e pubblichiamo il comunicato  della segreteria politica di Forza Italia  di Porto Torres,  firmata da Pierluigi Molino, Commissario Cittadino sulle recenti indicazioni di sviluppo date dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna

La segreteria politica cittadina di Forza Italia prende atto delle recenti dichiarazioni del Presidente
dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, Massimo Deiana, riguardo ai lavori previsti nel porto di Porto Torres e invita il Sindaco, Massimo Mulas, a verificare la reale rispondenza dei progetti a quanto comunicato alla stampa. È inoltre prioritario accertare che nel Comitato di Gestione vi sia una rappresentanza che tuteli effettivamente gli interessi della nostra città.
Secondo quanto riportato dai media, qualche giorno fa il Presidente Deiana ha elencato una serie di interventi imminenti, tra cui la data del 4 novembre per l’accantieramento del molo di Ponente, la produzione dei cassoni, la posa dei dissuasori antistrascico per proteggere il posidonieto recentemente impiantato dall’AdSP, e lo spostamento di strutture storiche come il fortino della II Guerra Mondiale e la statua della Madonnina.
Tuttavia, queste stesse promesse erano già state fatte il 4 luglio scorso, senza che vi fossero sviluppi concreti. La stessa situazione si ripete per i lavori di riqualificazione del Mercato Ittico, che avrebbero dovuto iniziare a febbraio 2023 e concludersi entro l’anno, ma che restano in sospeso.
Porto Torres ha subito continui rinvii riguardo ai progetti del porto, tra cui l’iter dell’antemurale, avviato nel lontano 2012 e mai realmente concretizzato. Questo atteggiamento, caratterizzato da annunci senza seguito, ha progressivamente impoverito la nostra città, già colpita da una disoccupazione sempre più grave.
Non è la prima volta che si susseguono dichiarazioni riguardanti il nostro porto che possono suscitare
aspettative nella comunità, L’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, ente pubblico responsabile della gestione e del coordinamento delle attività portuali di diversi porti sardi, inclusi Cagliari, Olbia, Porto Torres, Oristano, Arbatax, Portovesme e Golfo Aranci, ha il compito di pianificare strategicamente, gestire le infrastrutture portuali e regolamentare e monitorare le operazioni all’interno delle aree portuali. Questo ente, dovrebbe mirare a creare una “rete dei porti”, favorendo una sinergia a vantaggio di tutta la Sardegna, anziché una condizione divisiva che privilegi alcuni porti a scapito di altri. Un tale modello promuoverebbe uno sviluppo congiunto e armonico dei porti dell’isola.
Porto Torres ha un porto lasciato a se stesso, dimenticato e trascurato da tempo. Basta un giro veloce per constatare, anche all’occhio meno esperto, lo stato di abbandono in cui versa questa struttura fondamentale per la città e il suo sviluppo. Anche se i lavori di riqualificazione iniziassero domani, dubitiamo che i 726 giorni previsti sarebbero sufficienti, a meno di realizzare soluzioni approssimative e inadatte, come già accaduto in passato. Purtroppo, scelte e rinunce dettate da una visione limitata hanno già portato a gravi conseguenze, come l’incapacità del porto di ospitare le moderne navi da crociera per mancanza di fondali adeguati.
L’Autorità Portuale dovrebbe proporre dei progetti che trasformino Porto Torres in uno scalo efficiente,
capace di attrarre armatori e favorire lo sviluppo economico. Il “contentino” sembra ormai essere una
strategia per sedurre e convincere gli abitanti, molti dei quali, pur vivendo in un luogo chiamato “Porto”, non possiedono quella cultura marinara necessaria per proteggersi da promesse vane e soluzioni superficiali. C’è un porto industriale che oggi somiglia a un paesaggio lunare, con un bacino di evoluzione che, se opportunamente migliorato, potrebbe accogliere qualsiasi tipo di nave.
Inoltre, l’area vasta e da bonificare, residuo di ciò che fu un polo industriale, potrebbe trasformarsi in uno spazio strategico per lo stoccaggio di merci provenienti da tutto il mondo, facendo di Porto Torres un punto di riferimento per il trasbordo e il fideraggio nel Mediterraneo, grazie alla sua posizione geografica privilegiata.
A questo proposito, riteniamo necessario che i progetti futuri siano valutati da chi vive e lavora nel porto: piloti, comandanti, ormeggiatori, e altri professionisti che conoscono profondamente la realtà operativa dello scalo. Solitamente, queste figure vengono consultate solo a lavori ultimati, ma sarebbe essenziale coinvolgerle fin dall’inizio per evitare errori di pianificazione e costruire una struttura funzionale e all’avanguardia. Con un porto efficiente e ben gestito, si potrebbero generare benefici economici e occupazionali di grande rilievo, riqualificando l’immagine del territorio e incentivando anche lo sviluppo turistico, a partire dall’isola dell’Asinara, che attualmente beneficia pochi imprenditori ma che potrebbe diventare una risorsa accessibile e attrattiva per molti.
La bellezza naturale e la posizione strategica di Porto Torres sono valori da valorizzare: lavoriamo per far sì che i turisti, quando sbarcano qui, trovino un’accoglienza degna delle aspettative create dalla fama dell’isola, e non un panorama di abbandono e degrado. L’Autorità di Sistema Portuale, che percepisce una provvigione per ogni passeggero, auto e mezzo commerciale, dovrebbe restituire a questa comunità un porto funzionante e adeguato alle esigenze di oggi e di domani.
Forza Italia ritiene inaccettabile che Porto Torres, pur facendo parte dell’Autorità di Sistema Portuale, non riceva gli stessi benefici di altre realtà come Olbia e Cagliari, e denuncia la mancanza di rappresentanti locali all’interno dell’organo decisionale. È giunto il momento che qualcuno si assuma la responsabilità delle gravi conseguenze di questi ritardi.
Forza Italia sarà attenta e vigile. Porto Torres merita un porto sicuro e all’avanguardia!

Pierluigi Molino Commissario Cittadino Forza Italia