di Pier Luigi Piredda

Sassari. La Torres ha perso in casa con l’Arezzo 0-2. Le sconfitte fanno parte del gioco. Ma ci sono sconfitte e sconfitte. Quella contro l’Arezzo è stata una di quelle sconfitte che definire imbarazzante è fin troppo generoso nei confronti di una squadra fantasma che è come se non fosse scesa in campo. Una sconfitta davvero brutta quella della Torres. Una sconfitta che fa male anche al morale. Una sconfitta che ha però anche un suo lato positivo: peggio di così credo che la Torres non possa giocare. Sì, perché bisogna dirlo senza cercare scuse, questa contro l’Arezzo è stata la Torres più brutta degli ultimi 3 anni. Neppure nel periodo buio della scorsa stagione, quando aveva perso tre partite di seguito abbandonando i sogni di gloria, la Torres aveva giocato così male. A dirla tutta, contro l’Arezzo la Torres non è neppure scesa in campo. Una prestazione davvero imbarazzante. E incomprensibile dopo le belle partite degli ultimi tempi. Non c’è da strapparsi le vesti per una sconfitta, ci sta pure ma non così.
Le pagelle di questa partita sono senza voti per tutti giocatori che sono scesi, forse, in campo. Nessuno è giudicabile. In tempi passati, la maestra avrebbe messo un bello ZERO SPACCATO sui compiti di tutti gli alunni. Ecco il giudizio sarebbe proprio quello. A malapena si è salvato Fischnaller, che tra l’altro è stato l’unico a fare l’unico tiro in porta della Torres e peraltro su punizione. Un solo tiro in porta in tutta la partita. Incredibile ma vero.

ZACCAGNO: dove è finito il bel portiere della scorsa stagione. Ha sbagliato sui due gol dell’Arezzo e alla fine è stato anche espulso, costretto però a un’uscita kamikaze su un avversario lanciato a rete solo soletto. Sta attraversando un periodo poco felice. Peccato. Perché è fortissimo: deve solo rendersene conto.
DAMETTO: ha perso la testa insieme a tutta la difesa in occasione dei due gol dell’Arezzo per il resto si è limitato al compitino da difensore esperto quale è ma può e deve fare molto di più.
MERCADANTE: anche lui si è perso nel marasma iniziale e poi non ha più trovato il passo giusto per dare la svolta. Un giro a vuoto ci può stare dopo un esordio strepitoso perché lui non è quello visto con l’Arezzo. Mercadante è tanta roba e si salva grazie all’esperienza.
ZAMBATARO: perso nei meandri di una crisi personale che non riesce più a farlo esprimere come sa. L’abbiamo già scritto: deve ritrovarsi perché ha i mezzi atletici e le qualità tecniche giuste.
GUIJEBRE: non pervenuto. E credo che basti come giudizio. O si decide a giocare per la squadra e con la squadra, oppure così la sua presenza sulla fascia sinistra è inutile.
ANTONELLI: si è visto già al primo intervento che non era al massimo e infatti si è dovuto arrendere. Speriamo che non si sia riacutizzato il malanno muscolare che l’ha tenuto fuori per tanto tempo. Lui è il ministro della difesa e la sua assenza si sente.
LIVIERO: nel grigiore generale cerca di portare un po’ di verve nel secondo tempo. Sta bene fisicamente e si vede.
CASINI: vaga per il centrocampo, cercando di tappare falle da una parte all’altra. Se non altro combatte, ma niente di più.
MASTINU: anche lui non è riuscito a incidere e a dare la svolta. Ha sofferto la marcatura asfissiante che gli aveva giustamente predisposto il tecnico toscano e ha potuto fare soltanto qualche lancio delizioso ma niente di più. Troppo solo e poi non è facile inventare calcio se i tuoi compagni fanno le belle statuine
SCOTTO: il capitano ci ha messo il cuore, ma non è bastato. Non ha mai trovato una giocata che una di quelle che ci ha abituato. Poco ispirato. Una giornata no ci può anche stare.
NANNI: un passo indietro rispetto alle ultime prestazioni. Disperso nella metà campo avversaria, sovrastato dai difensori toscani.
FISCHNALLER: ha corso tanto ma a vuoto. E’ stato l’unico a tirare in porta, tra l’altro ha fatto l’unico tiro della Torres verso la porta dell’Arezzo. Anche per lui un passaggio a vuoto.
FABRIANI: ha preso il posto di Antonelli e si è limitato a fare il compitino di difensore attento, niente di più.
VARELA: ha una corsa spettacolare ma niente altro. Con il pallone nei piedi si è perso in dribbling insensati e cross inutili. Partendo dal centro non incide, il suo territorio di caccia è la fascia dove può scatenare la sua velocità e le sue qualità tecniche.
DIAKITE’: troppo poco in campo per un giudizio.
GOGLINO: ha provato a portare entusiasmo in una squadra spenta ma non c’è riuscito.
GRECO: il tecnico si è sbracciato più del solito, ha fatto anche cambi a inizio ripresa che non sono nel suo schema ma non è riuscito a dare la scossa necessaria. La domanda più che scontata per lui è: che cosa sta succedendo alla bella squadra che la scorsa stagione aveva attirato l’attenzione di tutto il mondo calcistico italiano? Urgono interventi.
PUBBLICO 10: un voto soltanto è quello per il pubblico che ha applaudito i giocatori dell’Arezzo quando sono usciti dal campo. La sportività dei torresini è doveroso sottolinearla e citarla ad esempio.