Alghero. Domani, 10 agosto, l’Alguer Summer festival ospiterà sul suo palco, all’anfiteatro Ivan Graziani – Maria Pia, una delle band che hanno fatto la storia del rock made in Italy. I Marlene Kuntz, arrivano ad Alghero per una tappa del tour che celebra i 30 anni Catartica, il loro disco d’esordio, divenuto una vera e propria pietra miliare nella storia della musica italiana.

Un evento organizzato da Roble Factory, Shining Production, Le Ragazze Terribili, con il supporto del Comune di Alghero e Fondazione Alghero.

Biglietti sono disponibili su TicketOne e Box Office Sardegna. È possibile acquistarli anche presso Atelier#3 via C. Alberto 84 ad Alghero – M. 348 8281292 (solo WhatsApp) e la sede de Le Ragazze Terribili in via Roma 144, Sassari – infoline 079.278275.

Ad aprire la serata, EGON e SARRAM, per un evento all’insegna delle sonorità rock e noise.

Apertura cancelli ore 19.30, inizio concerti alle ore 20.30.

S A R R A M è il progetto solista strumentale doom ambient in cui convivono elementi di natura drone, post rock e noise del sardo Valerio Marras, con cinque dischi all’attivo dal 2017 ad oggi

Gli Egon nascono nel 2015 a Sassari, nel nord Sardegna, il loro nome è ispirato al pittore espressionista austriaco Egon Schiele e alle sue opere, la loro musica si colora di sfumature dark, noise e folk con trame e gradazioni di black e doom.

Pubblicato il 13 maggio del 1994, Catartica ha senza dubbio alcuno avuto il merito di tracciare un segno indelebile nel nostro panorama musicale.
Con l’eccellente produzione di Lega e Maroccolo (CCCP e CSI) per la neonata etichetta indipendente di allora Consorzio Produttori Indipendenti, le 14 memorabili canzoni che compongono il disco sono state la risposta alla fame irrefrenabile di un suono diverso di cui soffriva il pubblico italiano dei primi anni ‘90, complici i modelli americani e inglesi che ai tempi sfornavano band grunge e hardcore del calibro di Nirvana e Pearl Jam.

Catartica è stato il primo album italiano a soddisfare questa fame di cambiamento, segnando così una strada tutta nuova nel rock indipendente e rinnovando in maniera determinante la scena musicale del nostro paese.

Catartica è il manifesto musicale della band che ha messo subito le cose in chiaro: linee di chitarra che hanno poi ispirato innumerevoli band a seguire, un sound che è diventato sin da subito simbolo assoluto di quel decennio musicale e un songwriting che, fino ad allora, non si era mai sentito prima. La raffinata poetica di Godano ferisce tutti, subito: termini inusuali, una narrazione molto verbosa e fascinosamente poetica ricca di immagini fantasiose e liriche antisociali che hanno dato vita a frasi indelebili, diventate cult. Un linguaggio crudo e diretto, insomma, che descrive, senza mai banalizzare, il vivere moderno di allora, ma che risulta tremendamente attuale.

“Catartica nel 2024 compie 30 anni. Si potrebbe dire ‘sembra ieri’, ma in realtà sembra quel che è: ovvero che sono passati 30 anni, e noi Marlene siamo consapevoli di quante cose sono state fatte in questo lasso di tempo durato quel che è durato, e che fa sì che i tempi di Catartica ci appaiano lontani, ma ci siano in realtà altrettanto vicini.”, commenta Cristiano Godano. “In apertura di Festa Mesta scrissi ‘Complimenti per la festa, una festa del cazzo’. Non è davvero arduo traslare spazialmente e temporalmente ai giorni nostri quella rabbia figlia delle paturnie esistenziali di un giovane di provincia, piegando il significato delle parole a qualcosa che ben può descrivere la pessima situazione del nostro mondo contemporaneo. Perché è una bruttissima festa quella a cui siamo stati invitati dallo scorrere del tempo, e l’umanità pare star prendendo una piega rischiosa, quella che ormai è sotto gli occhi di tantissimi. Il mondo brucia, dice a un certo punto una canzone del nostro ultimo disco, Karma Clima, e la festa del cazzo a cui siamo stati invitati è l’immagine che bene illustra questa affermazione. C’è ancora qualcuno che non sente le tante storture a cui stiamo andando incontro? Ognuno potrà avere le sue idee nell’individuare le cause di tutto ciò e noi abbiamo le nostre, ma le conseguenze paiono essere le stesse per tutti: turbolenza, rabbia, disillusione, delusione, scoramento, ribaltamento progressivo dei valori che avevamo pensato di poter dare per scontati. E se le cause possono essere le più diverse a seconda dei punti di vista, le incompetenze, le contronarrazioni, le mistificazioni, e le varie prese per il culo che la gente sta subendo accomunano i più in un sentimento sfinito. Complimenti per la festa! Una festa del cazzo.”.

Catartica è stato, e lo è tuttora, un album epocale, intriso di un rock energico, abrasivo e allo stesso tempo melodico che è stato in grado di segnare per sempre un’epoca e che è destinato a restare

indelebilmente nella testa e nel cuore di chi lo ha ascoltato e di chi lo ascolterà.

Non solo una pietra miliare nella storia della musica italiana ma anche nella carriera dei Marlene Kuntz.

Partiti 30 anni fa proprio con la pubblicazione di Catartica, dopo 11 album in studio, 4 dal vivo, 8 raccolte, 2 colonne sonore, 1 disco d’oro, 1 film documentario, innumerevoli tour in Italia e all’estero arrivano a Karma Clima, il progetto che unisce arte e sostenibilità nonché ultimo lavoro discografico della band.

Cristiano Godano, Luca Lagash, Riccardo Tesio, Davide Arneodo e Sergio Carnevale ci faranno rivivere “in volo libero sugli anni andati ormai” tutta la potenza di quel periodo che ha fatto la loro storia e quella del rock italiano.