Tempio Pausania. Sarà uno degli scrittori sardi più letti degli ultimi anni il prossimo ospite di “Mintuà”, la rassegna letteraria ideata dall’associazione Carta Dannata che da diversi anni anima le stagioni culturali di Tempio. Parliamo di Paolo Pinna Parpaglia che mercoledì 31 luglio, alle 18:30, nel chiostro degli Scolopi, presenterà l’ultimo romanzo intitolato “Il mistero di Tavolara”, edito, come molti altri suoi romanzi di successo, da Newton Compton. Con lui, per entrare nel merito dell’indagine del commissario Rianni, alle prese con l’ennesimo caso impossibile, ci sarà Licia Azara. Le verità che un po’ alla volta emergeranno saranno come spiragli di luce, anzi di sole, come il nome di una delle protagoniste del romanzo, unica sopravvissuta del gruppo di amici che, in vacanza sull’isola di Tavolara, incapperà nella follia omicida di un serial killer. Sopravvivrà come un naufrago che sente la morte vicina, come fa immaginare una delle scene iniziali del romanzo, con Sole disperatamente aggrappata a una boa di segnalazione. Per capire che cosa è accaduto occorrerà scavare a fondo nei ricordi dell’unica sopravvissuta, ripercorrerne le orme e andare oltre le apparenze. Servirà soprattutto tutta la sagacia investigativa del commissario Angelo Rianni e della collega Patrizia Tosi.
L’autore
Cinquantenne, cagliaritano, Paolo Pinna Parpaglia svolge la professione forense dal 2005. Ha esordito nella narrativa con il romanzo legal thriller “Verità Processuale” (Edizioni la Zattera, 2015). I diritti dei primi romanzi sono stati acquisiti dalla casa editrice romana Newton Compton che li dà nuovamente alle stampe. Con “Storia della Piccola Storiella” vince il premio Le Favole della sera. La Newton Compton ha pubblicato le prime indagini dell’investigatore Antony Depin, Chi ha ucciso Desiré Bellanova? e La morte si chiama Madame, oltre ai romanzi “Quasi colpevole, Quasi innocente”, “Vendetta privata”, “Inviato a giudizio”, “Il quarto testimone” e il recentissimo “Il mistero di Tavolara”.
La rassegna
“Mintuà – Parole in circolo” è giunta al suo quarto anno di attività. Sono, quindi, ormai tanti i nomi di scrittori sardi e nazionali, affermati o esordienti che sono stati ospitati nelle edizioni precedenti. Il verbo è gallurese, ma il suono e ciò che la sua pronuncia può liberamente evocare sono patrimonio di tutti. “Mintuà”, parola che deriva da un verbo gallurese, significa “menzionare”, “citare”, ma anche “commemorare”, “ricordare”, “tenere a mente”. Da quattro anni a questa parte, “Mintuà” è anche il nome della rassegna letteraria che dà colore alle proposte culturali di Tempio Pausania. Ha anche un sottotitolo, questa volta tutto in italiano, “Parole in circolo”, che sottolinea come la lettura più coinvolgente è sempre quella che procede da una vera condivisione.