L’estate è la stagione della musica, agosto è il mese del Time in Jazz di Berchidda, ma è anche la stagione adatta per far sbocciare i colorati fiori coltivati con cura in seno al progetto Insulae Lab, fra produzioni originali (“Paraulas” e “Massi Erratici” ad esempio) e grandi ospiti, eventi al calar del sole abbracciati dal granito del Logudoro e spettacoli donati alle platee altre della Sardegna e del mare Mediterraneo, come nel caso delle prime due date agostane in calendario. Tutto accade all’interno del rigoglioso giardino del Centro di Produzione della Musica Jazz di Berchidda, affidato alle sapienti cure del direttore artistico Paolo Fresu e del suo appassionato staff.
Si (ri)comincia il primo agosto a Oliena, in piena Barbagia, alle ore 21 in piazza Berlinguer. Ad andare in scena sarà la produzione originale “Paraulas – Il ritmo delle parole”, spettacolo straordinario che miscela ad arte il pulsare del jazz contemporaneo alle radici profonde delle tradizioni musicali sarde e siciliane. L’opera è frutto dell’incrociarsi delle voci insulari di Rossella Fara e Elisa Nocita, accompagnate da un trio d’eccezione composto da Sebastiano Dessanay al contrabbasso, Giacomo Deiana alla chitarra e Emanuele Primavera alla batteria. L’evento, già particolarmente atteso, sarà parte della rassegna estiva “Quattro Risate Sotto le Stelle”, realizzata in collaborazione con la locale Pro Loco e il Comune di Oliena. Info al 3426476726.
Il 3 agosto saranno invece i vicoli del paese di Semestre, in primis vicolo Daga, a fare da sfondo al il concerto “Massi erratici” (h 21), nuova gemma della terza stagione di Insulae Lab. Sarà una serata speciale, in cui tre artisti trasformeranno il luogo in un palcoscenico traboccante di emozioni e sorprese: artisti del calibro di Martin Mayes con corno, corno delle Alpi e conchiglia, Massimiliano Dragoni con campane, salterio, dulcimelo e percussioni, Carlo Spiga con le launeddas. Una performance unica nel suo essere e raccontarsi, capace di unire suoni ancestrali, danza evocativa e letture ispirate ai misteriosi massi erratici dell’Isola.
Se tutto continua a fluire armonico, è perché è stata attivata e coltivata una densa rete di collaborazioni – su base regionale e nazionale – con realtà quali Conservatorio di Sassari e di Cagliari, Fondazione Musica per Roma, Seminari jazz di Nuoro, ATCL (associazione Teatri dei Comuni del Lazio), Festival jazz storici isolani, licei musicali del nord Sardegna, Pinacoteca di Sassari, altre realtà nazionali e internazionali, oltre a coproduzioni come quella targata FuoriMargine – Centro di produzione di Danza & Arti Performative della Sardegna, e a speciali omaggi riservati a grandi personalità. L’enorme impegno messo in campo si affronta grazie ai fondi FUS e al cofinanziamento operato dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Fondazione di Sardegna.