Ittiri. Il 39° festival internazionale Ittiri Folk Festa, inaugurato giovedì sera nello Spazio La.It di Ittiri con un’affascinante “Serata della tradizione agro-pastorale” caratterizzata da prodotti caseari e balli popolari, è pronto ad entrare nel vivo con le sue due giornate più intense.

Sabato a mezzogiorno le autorità accoglieranno nel palazzo Comunale per il consueto scambio di doni i gruppi stranieri di Serbia, Venezuela e Benin e i gruppi sardi di Oliena, Nuoro, Cagliari e Ittiri. Sarà anche consegnato il 22° Premio Zenias che quest’anno verrà assegnato all’antropologo, giornalista e scrittore Bachisio Bandinu. Quindi verrà inaugurato all’esterno dell’edificio il murale “Iter” realizzato da Mauro Patta e donato al Comune dall’associazione Ittiri Cannedu, organizzatrice del festival, che quest’anno celebra i 50 anni di attività.

Alle 22 appuntamento col ballo nel Parco Missingiagu che coinvolgerà i gruppi stranieri di Serbia, Venezuela e Benin e i gruppi sardi di Oliena, Nuoro, Cagliari e Ittiri. In attesa della serata possono essere visitate le mostre e installazioni lungo il corso Vittorio Emanuele che, con foto, immagini e costumi, ricordano il mezzo secolo di vita dell’associazione Ittiri Cannedu. Le cinque sezioni tematiche includono storia, ballo, abito, viaggi e festival. Da visitare anche la mostra di Augusto Mola, il Museo della Radio “Mario Faedda” in via Dante 15 e il Museo dedicato alla pittrice Liliana Cano, in via Marini.

La giornata di domenica si apre alle 11 nella Chiesa di San Pietro con la Messa dei Popoli alla quale partecipano alcuni gruppi stranieri. Alle 18 la Gran Parata dei 6 gruppi stranieri e 15 sardi, con la novità di 50 coppie di diversi paesi della Sardegna che sfilano con l’abbigliamento tradizionale. Alle 22 il Parco Missingiagu propone il ballo con Serbia, Benin, Venezuela, Bulgaria, Martinica, Brasile e in rappresentanza della Sardegna Busachi, Quartu, Osilo e Ittiri.

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