Carcere di Uta - Cagliari (foto Agenzia DIRE)

Cagliari. “Oggi il termometro che ho portato nel carcere di Cagliari-Uta segnava 43 gradi. I detenuti erano stipati in celle da 6 metri quadri per due, con quattro persone per cella. Questo è l’inferno“. Questa la denuncia di Irene Testa, garante regionale per i detenuti, nell’ennesima ispezione nell’istituto sardo.
NON CI SONO NEMMENO VENTILATORI
“Il personale è allo stremo delle forze, e a fatica l’ispettore è riuscito ad accompagnarmi nelle sezioni- racconta Testa- malati psichiatrici, tossicodipendenti e disabili gravi sono allocati in celle non a norma senza personale per l’assistenza. Far vivere la comunità penitenziaria in queste condizioni, senza sistemi di aria condizionata, senza ventilatori, con disabili gravi in celle non a norma è scandaloso. Si punisce la malattia e si rinchiude il disagio”. Per la Garante “siamo davanti ad una emergenza umanitaria che è a un punto di non ritorno. È in corso un processo di disumanizzazione e degrado, di privazione dei diritti fondamentali dell’uomo. Il ministro Carlo Nordio venga a visitare le nostre carceri: per deliberare occorre conoscere e conoscere bene i problemi di chi ogni giorno vive in questo inferno”.

fonte: Agenzia DIRE – www.dire.it