Alghero. Sabato 13 luglio terzo e ultimo giorno all’ex Mercato Civico di Alghero per il festival letterario “Mediterranea. Culture, scambi, passaggi”, ideato dall’AES – Associazione Editori Sardi. La serata sarà aperta alle 19,45 con il libro di Daniele Congiu Erano gli anni (Arkadia), presentato dallo scrittore Raffaele Sari. In un continuo alternarsi di epoche e personaggi, passando dalle due rovinose guerre mondiali al periodo del fascismo, dai “favolosi” anni ’60 all’avvento del web. Pagina dopo pagina emergono i lati più drammatici o ironici dei protagonisti di un’opera corale che porta il lettore nella Cagliari del primo Novecento e in quella che poi si svilupperà grazie al boom economico e alla modernità. Il mare delle illusioni (Arkadia) sarà invece presentato alle 20,30 da Stefano Resmini con l’autore Sebastiano Martini (nella foto in evidenza) e narra del segreto di un uomo che vive da oltre un anno in un lussuoso albergo di Viareggio affacciato sul mare e che aspetta qualcosa che prima o poi dovrà accadere: un romanzo sulla solitudine e sull’oscuro destino di ognuno di noi, regolato dal fato. Raffaele Sari tornerà sul palcoscenico insieme allo scrittore Flavio Soriga per dare vita alla performance di lettura ad alta voce dedicata a un classico del repertorio poetico mediterraneo, Odissea di Nikos Kazantsakis (Crocetti), prosecuzione fantastica dell’omonimo poema omerico: «il più lungo epos della razza bianca», come lo definì il suo autore, portato a termine dopo 13 anni e mezzo di lavoro dal 1925 al 1938 e sette stesure autografe per un’estensione tre volte maggiore dell’originale.
L’apertura del festival è stata nel segno della poesia, come ha ricordato la presidente AES Simonetta Castia dando giovedì il via ai lavori, e altrettanto sarà la conclusione martedì prossimo al Nuraghe Palmavera. La figura di don Francesco Manunta, sacerdote, poeta e ideatore dell’Omnium cultural de l’Alguer è stata ricordata nel recital di Franca Masu, accompagnata dal chitarrista Luca Falomi. In precedenza, il giornalista Costantino Cossu aveva incontrato Martino Manca, curatore di Sguardi dal Mediterraneo (Mesogea), raccolta di saggi del gruppo torinese Encrucijada che comprende otto giovani filosofi, semiologi, letterati che con sguardi diversi riflettono sul Mediterraneo. «Il mare nostrum non è solo un luogo, ma un personaggio che interagisce, a volte dà e a volte toglie, non è solo uno sfondo nelle vicende umane», ha spiegato Manca, chiarendo che lo stesso nome del gruppo cui appartiene è come il Mediterraneo: una encrucijada, un crocevia di popoli e di culture, vecchie quanto la storia e i miti che ne popolano le coste, una frontiera dalla quale iniziare a ripensare l’Europa e l’Occidente tutto. E proprio su questo tema l’AES ha voluto ospitare il breve intervento di Antonio Cerasolo Bruzzi della sezione algherese del Gruppo Umana Solidarietà (partner del festival), che dalla sua apertura ha regalato un sogno, con un futuro stabile, a oltre cento persone, aiutandole a integrarsi nel costume cittadino trovando lavoro ed essere quindi autosufficienti.
“Mediterranea”, arrivata alla quarta edizione, è organizzata con il sostegno di Regione Sardegna, Fondazione di Sardegna, Camera di commercio di Sassari attraverso il programma Salude&Trigu, Comune di Alghero e Fondazione Alghero, con il patrocinio e in partenariato con l’Azienda Speciale Parco Naturale Regionale di Porto Conte e un ampio parterre di istituzioni e privati.