Sassari. Sassari ha risposto con calore, entusiasmo e grande curiosità alla proposta del de Carolis che ha aperto la stagione lirica 2024, realizzata grazie al contributo del Ministero, della Regione, del Comune di Sassari e della Fondazione di Sardegna, con un’opera contemporanea. Appalusi scroscianti e teatro gremito per “Falso tradimento” di Marco Tutino il nuovo allestimento dell’Ente presentato al comunale in prima mondiale versione italiana. Una risposta che non era affatto scontata considerato lo scetticismo e la diffidenza che il pubblico mostra ovunque nel mondo verso questo genere di spettacolo.
A dirigere l’ ottima prova dell’Orchestra del de Carolis è stata Beatrice Venezi che con grande precisione ha valorizzato le tinte forti della partitura di Tutino. La regia le scene e i costumi sono stati curati da Hugo de Ana che ha realizzato un allestimento di forte impatto visivo. Ad andare in scena è stato un frammento di storia contemporanea, in cui si intrecciano eroismo, passione e tradimento, nel racconto di quella scintilla di ribellione che si estenderà poi a tutta la Germania e porterà alla repubblica di Weimar. Nel libretto di Luca Rossi e Wolfgang Haendeler si racconta l’ammutinamento di Kiel che coinvolse gli equipaggi della marina imperiale tedesca il 3 novembre 1918, verso la fine della prima guerra mondiale. “La sfida del de Carolis che con “Falso tradimento” inaugura un percorso mirato ad investire sull’opera contemporanea – dice il direttore Alberto Gazale – è stata apprezzata dagli spettatori chiamati a vivere un’esperienza poco frequente per il teatro musicale contemporaneo: la scoperta”. La musica le arie, vengono eseguite per la prima volta eppure il pubblico applaude con calore già al termine del primo atto coinvolto nelle vicende dei protagonisti.
A concretizzare questo risultato è una perfetta sintonia tra scrittura musicale di Tutino ricca di pathos e melodie evocative che rimandano all’epoca narrata e alle atmosfere del periodo e la cinematografica regia di De Ana che con maestria e cura certosina per i dettagli ha realizzato anche le scene e i costumi dello spettacolo. Il sipario si apre su una scenografia dalla spettacolarità essenziale introduce subito lo spettatore nel ventre della corazzata Helgoland teatro dell’ammutinamento. Un’impalcatura monumentale di tubi innocenti è abitata da una moltitudine di uomini e donne: il popolo oppresso, personaggio centrale della vicenda e del periodo storico, interpretato dal Coro del de Carolis in forma smagliante diretto egregiamente da Francesca Tosi.
Ottima la performance del cast composto da nomi affermati e giovani talenti: Valentina Mastrangelo (Lola), Anna Pennisi (Elsa) , Dario Di Vietri (Gabriel) , Murat Can Guvem (Helmut) , Giorgio Caoduro (Arno) , Michael Zeni (Richard) , Gianni Cossu (Barman), Tiziano Rosati (Rufus). La Lola di Mastrangelo intensa e drammatica sino all’evocativo finale ritrova il suo amore di gioventù Gabriel un bravo Di Vietri che interpreta un fuochista della Helgoland. Ma Lola si innamora anche di Arno un convincente Giorgio Caoduro, ufficiale della stessa nave. Da questo momento la storia d’amore tra i tre protagonisti si intreccia con l’atmosfera di ribellione e di riscatto che caratterizza il momento storico. Due piani di azione differenti e sovrapposti anche in questo caso ben descritti nella loro complessità sia sul piano musicale che registico. A rendere ancora più efficace il racconto visivo il disegno luci affidato a Valerio Alfieri.
Lunghi applausi nel finale per il cast riuscito nell’intento di dare anima a personaggi complessi e profondi sia dal punto di vita dell’interpretazione vocale che attoriale. Come un abbraccio sincero e caloroso arriva l’ovazione del pubblico anche al direttore Venezi, all’orchestra del De Carolis, al Coro, al maestro Tosi, al regista De Ana, al compositore Marco Tutino e allo sceneggiatore Luca Rossi presenti in sala per questa prima mondiale ottimamente riuscita.
Grande attesa ora per il prossimo appuntamento della stagione 2024 che proseguirà il 12 luglio alle 21,30 con un altro progetto innovativo quello della lirica in piazza d’Italia che dopo il successo dello scorso anno con “Pagliacci”, presenta in questa edizione “Otello” un’opera maestosa, articolata, dedicata ad un pubblico sempre più esigente e competente. A dirigere l’orchestra del de Carolis sarà anche in questa edizione Sergio Oliva che dopo il grande consenso di pubblico e critica avuto con “Pagliacci” torna sul podio del teatro di Sassari. La regia, le scene e i costumi del nuovo allestimento del de Carolis saranno curate da Alberto Gazale.
La seconda recita di “Falso Tradimento” sarà domenica 30 giugno alle 18.30 al Comunale di Sassari.