Sassari – Una riduzione del peso corporeo del 10-15% in 16 settimane: è l’obiettivo raggiungibile con il palloncino gastrico, che si ingerisce sotto forma di pillola con un bicchier d’acqua e non richiede chirurgia, endoscopia e anestesia. Per far conoscere questa innovativa opzione terapeutica per combattere l’obesità, giovedì 21 marzo dalle 10 alle 13 è stato organizzato al Policlinico Sassarese (viale Italia 11) un open day nell’ex Palestra della Riabilitazione Cardiologica al 2° piano con gli esperti della Casa di Cura, la prima clinica ad aver introdotto questo dispositivo nella Regione Sardegna. L’iniziativa propone colloqui di gruppo gratuiti con specialisti in chirurgia generale e bariatrica e in riabilitazione nutrizionale. Per partecipare è obbligatoria la prenotazione a questo link: https://policlinicosassarese.eventbrite.com. E’ necessario comunicare oltre al nominativo anche una mail e un recapito telefonico per poter essere contattati dalla struttura. I posti sono limitati.

Il programma per perdere peso prevede una presa in carico multidisciplinare con gli specialisti della struttura e del Gruppo Policlinico Abano, di cui la struttura sanitaria fa parte, che hanno maturato in questo campo un’esperienza ultradecennale riconosciuta anche dalle principali società scientifiche di riferimento in questo settore.

“L’obesità – spiega la dottoressa Laura Olita, endocrinologa del Policlinico Sassarese – è una malattia complessa le cui cause sono molto diverse e non derivanti solo dalla semplice combinazione di dieta inadeguata e inattività fisica. Aumenta il rischio di molte malattie non trasmissibili, inclusi tumori, malattie cardiovascolari, diabete mellito di tipo 2 e malattie respiratorie croniche. Secondo l’OMS, l’obesità rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica nel mondo”.

Si tratta di una patologia cronica, ma si può affrontare con armi sempre più efficaci.

“Per sconfiggere l’obesità – prosegue la specialista – serve una terapia integrata”.

I pazienti, dunque, devono essere presi in carico in un percorso di cura multidisciplinare che può prevedere la terapia nutrizionale, il palloncino gastrico o la chirurgia bariatrica, sempre con il supporto psicologico-motivazionale.

Il 21 marzo sarà dunque l’occasione per conoscere più da vicino la metodica e gli specialisti della struttura. Oltre alla dottoressa Olita, interverranno, infatti, anche Francesco Balestra, responsabile della Chirurgia Generale del Policlinico Sassarese, Roberto Moroni, responsabile della Chirurgia Bariatrica del Gruppo Policlinico Abano, e Marco Puledda, chirurgo generale.

Come funziona il posizionamento

Una volta ingerito con un sorso d’acqua, il palloncino si gonfierà all’interno dello stomaco e darà al paziente una sensazione di sazietà che lo aiuterà a mangiare di meno anche grazie a un regime alimentare personalizzato, supporto psicologico e medico.

Il programma consente di perdere una media del 10 – 15% di peso corporeo in 16 settimane, al termine delle quali il palloncino gastrico si sgonfierà naturalmente e passerà attraverso il tratto intestinale per essere espulso. Durante questo periodo, il team della struttura aiuterà il paziente a reimpostare il rapporto con il cibo, così da rendere i risultati duraturi nel tempo.

  “Possiamo proporre una possibilità terapeutica in più ai pazienti obesi – dichiara Roberto Moroni, responsabile della Chirurgia Bariatrica del Gruppo Policlinico Abano –. Il nostro Gruppo da molti anni ha consolidato un percorso per dare una risposta di salute concreta a tutti quei pazienti che necessitano di perdere peso gestito con professionisti afferenti all’area chirurgica, internistico-nutrizionale e psico-comportamentale”.

Indicazioni

La scelta di affidarsi al palloncino gastrico per perdere peso va effettuata con la consulenza di uno specialista che, a fronte delle indicazioni previste, individuerà i candidati adatti a sottoporsi a questa procedura.

  “Il ricorso a questa nuova tipologia di palloncino gastrico – spiega Moroni – è possibile per quelle persone che hanno un indice di massa corporea superiore a 27, un’età compresa tra i 18 e i 65 anni, non abusano di sostanze alcoliche e hanno già provato a mettersi a dieta ma con scarsi risultati. Sta comunque al medico valutare lo stato di salute ed eventuali problematiche del paziente per confermare la candidabilità e, in caso contrario, proporre percorsi diversi”.

Le conseguenze e le problematiche causate dall’obesità, infatti, sono molte e bisogna intervenire per tempo, perché essa si complica con l’insorgenza di malattie cardiocircolatorie, osteo-articolari, del diabete mellito di tipo 2, dell’insufficienza respiratoria, di patologie tumorali, che incidono negativamente sulla qualità e sull’aspettativa di vita di questi pazienti.