Cagliari. Secondo appuntamento, lunedì mattina (11 marzo) alle 11,30 nell’aula magna del liceo “Siotto Pintor” di Cagliari, con “Archeologia ritrovata e i giovani”, il ciclo di conferenze promosse dal GAK – Gruppo Archeologico Karalitano per gli studenti dell’istituto classico in viale Trento.
Inaugurata il 21 del mese scorso da Paolo Francalacci, la serie di incontri prosegue con l’archeologo Giacomo Paglietti che parlerà di Giovanni Lilliu, il “padre” dell’archeologia sarda, e della sua scoperta, a metà del secolo scorso, di “Su Nuraxi” di Barumini, simbolo della civiltà nuragica, l’unico sito dell’Isola riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Classe 1975, specializzato in preistoria e protostoria della Sardegna, Paglietti è da tempo impegnato nella pubblicazione di ricerche e risultati di scavi archeologici e nella divulgazione scientifica attraverso l’organizzazione di convegni e incontri pubblici. Direttore e curatore del Museo Archeologico “Genna Maria” di Villanovaforru dal 2017, proprio a “Su Nuraxi” di Barumini ha dedicato un libro edito nel 2018 da Arkadia.
Con la conferenza di Giacomo Paglietti, che si potrà seguire anche in diretta streaming sul canale YouTube del Gruppo Archeologico Karalitano, prosegue dunque il ciclo di cinque incontri dedicati agli studenti del liceo “Siotto Pintor” per iniziativa del GAK, in preparazione delle Giornate Nazionali di Archeologia Ritrovata in programma il prossimo ottobre. Istituita nel 2004, la manifestazione, più volte premiata con Medaglia del Presidente della Repubblica, si svolge contemporaneamente in tutte le sedi dei Gruppi Archeologici d’Italia (GAI), l’associazione di promozione sociale per la valorizzazione e la tutela dei beni culturali. Finalità delle Giornate Nazionali di Archeologia Ritrovata è di avvicinare i cittadini alla conoscenza del territorio e dare risalto ai cosiddetti “beni minori”, siti poco conosciuti che rischiano di essere dimenticati e cancellati dalla memoria storica.
Ogni anno l’associazione dei Gruppi Archeologici d’Italia individua un sito simbolo in cui tenere un evento principale, intorno al quale si snodano conferenze, escursioni e gite con l’unico filo conduttore della rivalutazione del bene minore. Per l’edizione del 2024, il GAI ha designato Cagliari come sito simbolo e affidato al Gruppo Archeologico Karalitano il compito di organizzare l’evento principale, che si terrà nel capoluogo dall’11 al 13 ottobre, con il patrocinio del Comune, della Città Metropolitana di Cagliari, della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna e dell’Università degli Studi di Cagliari. Il programma dell’iniziativa è in via di completamento, ma si prevede già la partecipazione di un centinaio di soci provenienti dalle diverse regioni d’Italia dove i gruppi archeologici hanno sede.
Prossimi appuntamenti di “Archeologia ritrovata e i giovani” in programma al liceo “Siotto Pintor”, il 3 aprile con Carlo Tronchetti (“Nora, 1600 anni di storia” il titolo della sua conferenza), il 19 aprile con Giovanna Pietra (“Tuvixeddu: la necropoli di Cagliari punica e romana”) e infine, il 9 maggio, con Donatella Mureddu (“Karales, il doppio volto di una città: racconti di pietre e persone”).
Il GAK – Gruppo Archeologico Karalitano è un’associazione di promozione sociale, che opera nell’ambito della tutela, promozione e valorizzazione del patrimonio dei Beni culturali. Fondato a Cagliari nel 2018, dallo stesso anno aderisce ai Gruppi Archeologici d’Italia. Presieduto dalla professoressa Maria Spanedda, attualmente conta più di ottanta soci, in gran parte provenienti dal mondo della formazione, ma anche archeologhe e archeologi e studiosi con una lunga esperienza di lavoro nelle Soprintendenze Archeologiche, nell’Università o negli enti locali preposti alla tutela del patrimonio culturale. Nell’ambito della divulgazione dell’archeologia, il GAK ha organizzato conferenze e iniziative rivolte anche al mondo della scuola e dei giovani, ha collaborato a iniziative come il Festival Scienza e Monumenti Aperti, e ha realizzato video didattici e progetti scolastici di Percorsi e Competenze Trasversali per l’Orientamento (PCTO).