Gira sui social l’appello scherzoso dell’Onu per “il rilascio” degli scrutatori sardi. Comprensibile, dato che lo spoglio delle schede elettorali iniziato ieri mattina alle 7 non ha visto conclusione e si è arrivati allo scrutinio finale solo in 1822 sezioni su 1844.
Bastevole, tant’è che queste 1822 hanno decretato – salvo riconteggi annunciati – la vittoria di Alessandra Todde, portacolori del centrosinistra, prima donna Presidente di regione in Sardegna, con il 45,3% di preferenze.
Amaramente seguita dallo sconfitto del centrodestra Paolo Truzzu che si ferma al 45%.
Uno striminzito 0.3% di differenza, ma sufficiente. Incidentalemente, non può non rilevarsi come le liste del centrodestra abbiano preso il 48,8% delle preferenze, 333.050 voti, mentre quelle del centrosinistra si siano fermate al 42,6%, ovvero 290.318 voti: ma in Sardegna vince il presidente e Alessandra Todde è piaciuta molto, evidentemente, anche a quelli del centrodestra.
A titolo di cronaca: la coalizione di Renato Soru si è fermata all’ 8,7%, mentre Lucia Chessa ha capitalizzato l’1% dei consensi: nessuna delle due ha superato la soglia di sbarramento e non saranno in Consiglio regionale.