Sassari. Irene Facheris sarà a Sassari sabato 3 febbraio, alle ore 18:00, al C.C.S. Borderline (via Rockfeller 16/c), ospite del Movimento Omosessuale Sardo e del Centro di Documentazione LGBTQ+ Marilena Sini, per la presentazione del suo ultimo libro “Noi c’eravamo. Il senso di fare attivismo” (Rizzoli, 2023). Dialogherà con l’autrice Ivana Marteddu, socia del MOS.
Tante persone oggi si definiscono attiviste: per i diritti umani, per gli animali, per il clima. Ma che cosa vuol dire davvero fare attivismo? Perché lo si fa? E per chi? Irene Facheris si è posta queste e altre domande. Fare attivismo significa agire avendo come fine il miglioramento della vita delle persone. E’ necessario che ci sia un noi nello scopo che si persegue. Ma è sufficiente? E si può parlare di attivismo anche quando si prova a ottenere questo obiettivo senza confrontarsi, decidendo da sé quale sia la strada migliore per raggiungerlo? Il libro racconta come e perché avvicinarsi al mondo dell’attivismo e come e perché restare.
Irene Facheris nasce a Milano nel 1989 dove studia psicologia. Oggi, esperta di gender studies, lavora come formatrice oltre a tenere incontri sulla parità in scuole, università e associazioni. È presidente di Bossy, un’associazione no profit nata nel 2014 allo scopo di fare divulgazione su temi quali stereotipi di genere, sessismo, femminismo e diritti LGBTQ+. Dal 2016 al 2019 ha tenuto su YouTube la videorubrica per ragazz* “Parità in Pillole”. Il suo podcast su Spotify “Palinsesto femminista” è nella top 100 della classifica italiana. Nel 2020 è stata inserita dal “Sole 24 Ore” tra le 10 donne che hanno lasciato il segno, e dal “Corriere della Sera” tra le 110 donne dell’anno.