Parte dalla Turchia il tour all’estero della decima edizione di “Visioni sarde nel mondo”. Sarà l’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul a ospitare la rassegna il 25 gennaio presso la Sala Teatro.
“VISIONI SARDE è nata nel 2014 – si legge nel comunicato dell’Istituto – nell’ambito dello storico Festival Visioni Italiane della Cineteca di Bologna con l’obiettivo di raccontare la Sardegna attraverso il cinema. Si pone l’obiettivo di valorizzare il cinema e i giovani sardi in Italia e all’estero e punta a diffondere le opere in vari continenti.”Visioni Sarde” propone quest’anno una serie di cortometraggi che affrontano, con un tocco insieme nostalgico e progressista, divertito e disincantato, i temi della storia e cultura locale, della fuga e dello smarrimento (di sé e degli altri), nonché dell’analisi introspettiva dell’animo umano. Il tutto, incastonato sullo sfondo di una Sardegna allo stesso tempo attuale e selvaggia. La rassegna negli anni si è imposta all’attenzione del pubblico, degli operatori e della critica per la qualità delle opere selezionate e per l’attenzione rivolta ai nuovi fermenti che animano il giovane cinema sardo.
Anno dopo anno è così diventata sempre più grande mantenendo la sua vocazione di luogo di vetrina per cinema di qualità prodotto in Sardegna e di scoperta dei giovani talenti sardi a cui offre l’occasione di raggiungere il più vasto pubblico nazionale e anche internazionale.
I film dell’edizione 2023 sono stati raccolti e preselezionati nei mesi passati dai critici ed esperti della Cineteca di Bologna.
Alla conclusione delle proiezioni, sarà offerta una selezione di delizie della cucina sarda, gentilmente offerta dal Circolo Roma”
Questi i titoli che saranno proiettati in rapida sequenza:
– Dalia di Joe Juanne Piras. Thriller drammatico che racconta di una psicologa infantile alle prese con un caso molto delicato e complesso. Smarrimento e ossessioni si avvicendano fino a confondersi;
– Giu’ cun giuali di Michela Anedda. Giù cun Giuali sono cugini diversissimi tra loro: uno è pulito e ordinato, l’altro è sporco e irriverente. I due, giocando, trovano un modo per andare oltre le apparenze;
– Incappucciati, Foschi di Nicola Camoglio. Una coppia viene a contatto con una banda di rapitori, sperimentando sulla propria pelle la realtà incerta degli anni 70 in Sardegna;
– La punizione del prete di Francesco Tomba, Chiara Tesser. Un avido prete e un astuto cieco avviano una lunga trattativa che porterà la furbizia di uno a prevalere sull’avarizia dell’altro;
– Quello che è mio di Gianni Cesaraccio. Quattro ex soldati malati terminali compiono una rapina dietro l’altra per riprendersi ciò che lo Stato gli ha negato;
– Ranas di Daniele Arca. i due amici affrontano alcune sfide che metteranno a dura prova il loro coraggio, la loro concezione della vita e il loro rapporto con la morte;
– Spiaggia libera di Ludovica Zedda. Un confronto tra generazioni e la difficoltà di trovare un equilibrio tra sogno e realtà, nella cornice senza tempo di una spiaggia deserta;
– Ti aspetto qui di Gabriele Brundu. Un bambino di 9 anni si ritrova a dover ristabilire un equilibrio nella sua vita dopo un evento sconvolgente che mette a dura prova il suo spirito gioviale;
– Tilipirche di Francesco Piras. Un’invasione di cavallette costringe un allevatore ad abbandonare le attività e ad affrontare l’impossibile passaggio di testimone con il figlio.
La rassegna “Visioni Sarde nel mondo” è co-organizzata da Sardegna Film Commission e Cineteca di Bologna. La distribuzione è assicurata dal Circolo Sardi Torino “Antonio Gramsci” e dell’Associazione “Visioni da Ichnussa” di Bologna.