Sassari. Si è tenuto venerdì 1 Dicembre, presso il gioiello liberty di Villa Mimosa a Sassari, sede della Confindustria del Nord Sardegna, un incontro per affrontare il tema del turismo esperienziale, in relazione al ruolo giocato dalle organizzazioni del Terzo Settore.
Un ambito di grande interesse, ancora da esplorare pienamente sul piano dei contenuti e delle proposte offerte a livello regionale, nel quale le organizzazioni del non profit possono oggi incidere con modelli virtuosi dal punto di vista economico, sociale, territoriale e ambientale, anche grazie alle nuove norme, che hanno ridisciplinato il ruolo delle Associazioni e delle Imprese sociali, anche in un’ottica collaborativa con la Pubblica Amministrazione e con l’economia di mercato.
L’evento è l’atto conclusivo del progetto “V.I.T.E.S.-In viaggio sul trenino verde per la promozione del turismo esperienziale e accogliente”, ideato dalla Project Manager per il Terzo Settore, Laura Dellacà, e promosso, realizzato dall’Associazione Eventi Duemila e finanziato dalla Fondazione di Sardegna, attraverso un bando di settore dedicato allo sviluppo locale.
Il suo scopo è stato quello di promuovere e sostenere le buone pratiche in materia di qualità e eccellenze dei territori, per valorizzarne le risorse culturali, ambientali, le tradizioni anche enogastronomiche, quali leva di crescita e di occupazione.
Nasce, dal 2021, per sviluppare un approccio progettuale integrato con pratiche inclusive capaci di accelerare gli effetti dell’azione pubblica e privata, in primis secondo principi di sostenibilità economica, sociale ed ambientale tipici del Terzo Settore, ovvero quel complesso degli enti privati costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale e che, in attuazione del principio di sussidiarietà e in coerenza con i rispettivi statuti o atti costitutivi, promuovono e realizzano attività di interesse generale mediante forme di azione volontaria e gratuita o di mutualità o di produzione e scambio di beni e servizi.
L’evento è stata essere un’occasione per favorire la pluralità di sguardi sul tema, coinvolgendo operatori ed esperti che, con ruoli e funzioni diverse, operano nel comparto turistico.
I lavori sono stati aperti dal Presidente dell’Associazione, Giuseppe Merella, che ha ceduto subito la parola a Marco Bisail, Vice Presidente del Consiglio comunale di Sassari, che ha sottolineato quanto sia importante la messa in cantiere di progettualità che sollecitino la collaborazione fra Pubblica Amministrazione e Privato sociale, presente storicamente nell’ambito di servizi e attività di interesse generale.
Giuseppe Mascia, Consigliere comunale di Sassari, ha proseguito i lavori, offrendo delle stimolanti riflessioni sul ruolo delle reti di cooperazione, superando soggettività e individualità, affinché l’effettuazione di quelle attività proprie del Terzo Settore possano essere sperimentate con efficacia e risultati durevoli nel tempo.
Ad aprire formalmente i contributi dei relatori, Marco Dettori, Professore associato dell’Università degli studi di Sassari, presso il Dipartimento di Architettura, design e urbanistica, che ricerca e promuove interventi territoriali che vanno a ricucire il rapporto fra identità locale, territorio e paesaggio.
Appassionato viaggiatore, ha guidato magistralmente i seguenti interventi:
Laura Dellacà: da più di 15 anni, lavora come Project Manager per il Terzo Settore, affiancando numerose associazioni, Enti di promozione sociale e sportiva e cooperative nella gestione di progetti in ambito sociale, culturale e sportivo.
Il suo intervento si è focalizzato sulla presentazione del progetto V.I.T.ES, per poi snodarsi sul ruolo storico delle organizzazioni del non profit in campo turistico e sulle opportunità di sviluppo, alla luce del Codice del Terzo Settore varato nel 2017, per poi concludere sulle criticità di contesto, sia in campo strutturale che in tema di reperimento di fondi attraverso bandi di settore, in contesto regionale.
Aldo Addis: librario indipendente, a capo della Libreria Koiné di Sassari e Vice Presidente nazionale dell’Associazione Italiana Librai.
Promotore e organizzatore del Festival di letteratura giornalistica LIQUIDA, realizzato con Liberos, associazione da lui presieduta come leader dei librai sardi, che mette in rete le azioni virtuose attorno alla lettura, opera in campo culturale collaborando con oltre 30 Comuni della Sardegna.
Ha raccontato l’esperienza del festival, realizzato nella piccola comunità di Codrongianos, come viaggio partecipato con una comunità in cui il turismo esperienziale può essere un’esperienza generativa in termini culturali, economici e di partecipazione, sebbene persistano delle difficoltà di contesto che interferiscono sulla piena affermazione degli eventi culturali di alto impatto socio-economico.
Vinicio Tedde: delegato territoriale ARST Spa per la linea ferroviaria turistica del Trenino Verde. Il suo intervento ha permesso di ricostruire storicamente le vicende delle ferrovie della Sardegna e la nascita della sua linea ferroviaria turistica, che a partire dagli anni ’90 e anche grazie al ruolo dell’ESIT, allora Ente sardo industrie turistiche, ha vissuto una stagione d’oro e si è fatta conoscere in più parti del mondo.
Tedde, delineando lo stato attuale dell’arte e ricordando le numerose collaborazioni del Trenino Verde con enti del Terzo Settore, ha esposto alla platea gli impegni programmatici futuri dell’ARST, con particolare riferimento all’imminente nascita della Fondazione del Trenino Verde, una insostituibile connessione fisica, sociale, culturale e turistica che lega la Sardegna tutta.
Mario Bagella: agronomo ed enologo, fondatore della omonima azienda vitivinicola di Sorso, è un giovane vignaiolo che prosegue, sul solco di quanto avviene da ben cinque generazioni, la storia familiare in ambito vitivinicolo, riportando in auge tecniche di lavorazione tradizionali, con un impatto positivo sulle risorse idriche del territorio.
Ha raccontato la nascita della cantina e della sua vision, anche in relazione ai rapporti tessuti a livello territoriale con altre realtà e approfondendo, a partire dalla sua esperienza manageriale, il tema dell’enoturismo come opportunità di sviluppo per i territori rurali e come questa di può integrare in un’ottica di crescita intelligente che mette insieme identità, accoglienza, connessione naturale, esperienze gastronomiche.
I lavori si sono chiusi dopo alcuni vivaci e interessanti interventi da parte della platea.