Cagliari. Quest’anno il San Giovanni di Dio dal 14 novembre, Giornata mondiale del diabete, al 18 novembre è illuminato di blu, a simboleggiare un percorso che deve servire a far luce sulla malattia. Inoltre, sabato 18 novembre nell’ingresso principale dell’Ospedale più antico della città, verrà effettuato uno screening (dalle 9 alle 13).
L’evento è organizzato dalla Diabetologia dell’Aou di Cagliari, diretta dal dottor Efisio Cossu, in collaborazione con le due società scientifiche SID (Società Italiana di Diabetologia) e AMD (Associazione Medici Diabetologi).
«Si tratta di un evento molto importante – spiegano Rosangela Maria Pilosu, presidente regionale della SID, e Paola Pisanu, presidente regionale della AMD – in Italia le nostre due società, unite in un’unica Federazione (FeSDI), hanno istituito il progetto “Il Diabete è una malattia molto comune” che ha coinvolto e coinvolgerà numerose realtà regionali nell’arco dell’anno. Noi della Diabetologia dell’Aou di Cagliari abbiamo scelto sabato 18 novembre, per richiamare l’attenzione su quanto sia fondamentale migliorare l’informazione e le conoscenze relative alla malattia diabetica».
Il diabete mellito è ormai una pandemia. I dati degli ultimi dieci anni, sempre in crescita, lo dimostrano: ne soffre il 10 per cento della popolazione tra i 20-79 anni e in Sardegna si stimano circa 120-130 mila malati. «Secondo i dati forniti dall’International Diabetes Federation (IDF 2021) – spiega Efisio Cossu, direttore della Diabetologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari – si stima che ci siano oltre 536 milioni di adulti diabetici. E ogni anno si registrano circa 6,7 milioni di decessi legati al diabete, cifra che è destinata ad aumentare in modo esponenziale nei prossimi decenni».
In Italia, secondo i dati ISTAT, la prevalenza del diabete noto è stimata al 5,9%, che corrisponde a circa 3,5 milioni di persone, vi sarebbe anche un milione di persone non diagnosticate. Tra questi, un milione è affetto da una malattia cardiovascolare, mentre 3,6 milioni sono a rischio cardiovascolare molto elevato. Si stima anche che circa 1,2 milioni di pazienti diabetici abbiano una malattia renale, con un aumento di circa 2.000 nuovi dializzati ogni anno.