Sanluri. La Fabbrica Illuminata torna a Sanluri con la residenza artistica El mistero de Sigismondo Arquer. Lo scorso 7 ottobre nella cittadina del Medio Campidano ha preso il via la seconda annualità del progetto della compagnia di Elena Pau sul testo di Sergio Atzeni, lasciato finito dallo scrittore cagliaritano e, in un intervento successivo, rifinito dal regista Marco Gagliardo e dalla scrittrice Rossana Copez.
In residenza, con la direzione artistica e la regia di Blas Roca Rey che torna a Sanluri dopo lo scorso anno, tre giovani attori: gli italiani Sofia Lai Gramsdorff e Gabriele Tropepi e lo spagnolo Rodrigo Paniagua Del Cerro, guidati dall’attore senior Luigi Tontoranerelli.
Quattro i laboratori: costumi, a cura di Marco Nateri, elementi scenografici con Raul Bernardelli e composizione musicale con Corrado Arangoni e la preparazione al canto di Anna Lisa Mameli. Coinvolta nei laboratori anche la compagnia locale Su spassiu, con la partecipazione anche altri cittadini di Sanluri.
El misterio de Sigismondo Arquer – Cinque secoli fa… tra Cagliari e Toledo racconta la vita del giurista e letterato nato a Cagliari nel 1530 e morto sul rogo a Toledo nel 1571 con la condanna della santa Inquisizione per eresia e ruberie. Ed ecco così che prendono vita le pagine dello scritto di Atzeni che si apre con una compagnia circense arrivata col carrozzone in una piazza, per raccontare la vita e la sventura di Sigismondo Arquer, uno dei personaggi più autorevoli della storia del pensiero e della cultura sarda, morto a causa delle sue tendenze riformistiche.
Domani, venerdì 20 ottobre, alle 16 al Castello medioevale sarà rappresentato un nuovo esito scenico, interpretato dai tre attori in residenza con Luigi Tontoranerelli. Accanto a loro, alcuni componenti della compagnia di Sanluri Su spassiu: Antonio Figus, Aldo Melas, Eugenio Prungno, Gianni Urpi, Teresina Figus, Gino Marras, Lisella Floris, Franco Serrenti e Franco Spanu, Eliseo Fiorentino alle launeddas e alla fisarmonica Mario Marongiu.
Il progetto è realizzato con il contributo della Regione Sardegna, Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, e del Ministero della Cultura, e con il patrocinio e supporto operativo del Comune di Sanluri.