Cagliari. Si aggravano i problemi legati ai finanziamenti regionali per lo spettacolo dal vivo: un ritardo, come mai si verificava da anni, sia nell’esame delle domande e nelle relative assegnazioni dei contributi per le attività da svolgere entro il 2023, sia nell’istruttoria dei consuntivi e nell’erogazione dei saldi dei contributi per il 2022. Lo denuncia il CUSS, il Coordinamento Unitario dello Spettacolo dal vivo della Sardegna che riunisce 84 tra le più rappresentative imprese di produzione, rassegne e festival di danza, musica e teatro finanziati dalla Regione tramite la “L.R. n. 1 del 1990 art. 56”, chiedendo di incontrare l’assessore regionale della Pubblica Istruzione e Spettacolo Andrea Biancareddu, con la certezza di poter trovare insieme le soluzioni per evitare la paralisi del settore.
I problemi attuali rendono sempre più ardua la sopravvivenza di uno dei settori cruciali per la diffusione dell’arte scenica in Sardegna, che da sempre garantisce la tenuta e l’equilibrio sociale e culturale, offrendo lo spettacolo dal vivo a tutti i pubblici di tutte le età, e in tutte le sue forme, dalla tradizione all’innovazione, creando un confronto culturale capillare nell’intera regione, dai grandi ai piccoli centri. Un settore, non dimentichiamolo, diventato nel tempo anche un importante volano di economie sia dirette che indotte. La costituzione del CUSS testimonia la volontà di lavorare insieme per poter continuare a fare crescere lo spettacolo dal vivo in Sardegna, insieme al proprio pubblico e ai propri partner pubblici e privati.
Lo scorso 28 settembre il CUSS si è formalmente costituito a Oristano. All’unanimità sono stati eletti presidente Marco Benoni, vice presidenti Monica Pistidda e Vincenzo De Rosa e Alessandro Lay, Elena Ledda, Luca Parodi e Letizia Tedde come componenti del Consiglio direttivo. Responsabile della segreteria per il Consiglio direttivo è stata nominata Chiara Murru. A completare il più ampio Consiglio di rappresentanza sono stati eletti Maria Assunta Calvisi, Giovanni Carroni, Tonino Cau, Stefano Chessa, Enzo Favata, Giulio Landis, Stefano Ledda, Giacomo Medas, Gavino Mele, Riziero Moretti, Beppe Pilleri, Maura Porru, Simonetta Pusceddu.
Nato nel 2020 come coordinamento spontaneo, il CUSS è diventato in tre anni una solida rappresentanza unitaria che fa da tramite con le istituzioni, affronta le problematiche del settore, funge da organo informativo e di assistenza per i propri associati.
Il riconoscimento da parte dei suoi interlocutori, in primis l’assessorato regionale della Pubblica Istruzione e Spettacolo della Regione Sardegna, i positivi risultati delle mediazioni affrontate e la continuità dell’attività associativa sono alcune tra le motivazioni della costituzione formale del coordinamento.
Foto indicativa; Prometeo di Eschilo (di Gabriele Vacis e Roberto Tarasco)