Domenico Mamone, presidente dell’Unsic, sindacato datoriale radicato in tutta Italia, è stato nominato componente del Cnel, il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, la cui XI Consiliatura è stata inaugurata con la presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dei presidenti di Camera e Senato, dei ministri Calderone e Giorgetti, dell’ex sottosegretario Gianni Letta e dell’ex presidente del Cnel, Giuseppe De Rita.

Il Cnel, organo costituzionale, è considerato “la terza Camera della Repubblica”, con facoltà di esprimere pareri istituzionali, redigere documenti, presentare proposte di legge.

Un risultato, quello di Domenico Mamone, di particolare significato per il Mezzogiorno, area del Paese dove l’Unsic ha il massimo radicamento. Compresa la Sardegna, le cui sedi provinciali Unsic sono ad Alghero, Cagliari, Oliena e Oristano, con uffici locali in altre aree della regione.

Mamone, in una nota, conferma il suo impegno per la Sardegna e per il Mezzogiorno. “Il mio apporto andrà principalmente alla lotta contro il divario e le disparità tra Nord e Sud e Isole del Paese, attraverso il sostegno alle aziende e lo sviluppo dell’economia meridionale e isolana in genere – dichiara il presidente dell’Unsic. “Attraverso l’organizzazione che ho l’onore di presiedere continuerò a costituire un riferimento per le articolate istanze degli imprenditori, tenendo sempre presente che aziende sane e sostenute costituiscono il primario volano per l’economia del territorio. Alcune aree della Sardegna stanno registrando ottimi dati soprattutto sul turismo, ma c’è la necessità che i flussi si estendano a tutto il territorio regionale. Inoltre nelle aree interne occorre intensificare la lotta all’inverno demografico, che rischia di desertificare alcuni territori”.