“La riorganizzazione della rete scolastica regionale in Gallura avrà pesanti ricadute esclusivamente sulla città di Olbia, l’unico centro gallurese in cui il numero degli abitanti supera il parametro fissato nella bozza delle linee guida regionali, di 15mila.
In tutto il Nord Sardegna – spiega Roberto Li Gioi (M5s) – verranno tagliate otto autonomie. In Gallura, in particolare, a rischiare fortemente è solo Olbia, dove la sforbiciata del governo potrebbe colpire il primo, il terzo e il quarto circolo delle primarie, le scuole secondarie di primo grado “Ettore Pais” e “Armando Diaz”, l’Istituto tecnico statale “Panedda” e l’istituto professionale IPIA.
Pur con i correttivi voluti dall’assessore Biancareddu, che hanno tutelato i centri galluresi più piccoli, ritengo che non si possa fare riferimento a un unico parametro: quello del numero degli abitanti. La bozza delle linee guida emanate dall’Assessorato regionale all’Istruzione discrimina solo gli studenti olbiesi, e non tiene in considerazione aspetti fondamentali per la tutela del diritto allo studio come le peculiarità di Olbia, una città che negli anni è cresciuta considerevolmente e che, secondo le stime, in futuro andrà incontro ad un aumento della popolazione scolastica, che crescerà ancora tantissimo”.
Questo l’intervento del consigliere regionale del M5s Roberto Li Gioi, che aggiunge: “Ben venga la tutela del diritto all’istruzione dei centri minori, ma la situazione rischia comunque di far implodere Olbia. Il parametro deve essere quindi rivisto per evitare conseguenze irreparabili. É necessario lavorare a nuove linee guida che mettano tutti gli studenti sullo stesso piano. Non è possibile che il diritto allo studio venga garantito attribuendo alle scuole etichette basate esclusivamente sui numeri”.