Sassari. L’Ente de Carolis nei giorni scorsi ha donato alla Scuola Civica di musica di Sassari un set dei 5 timpani di proprietà dell’Ente. l’occasione è stata offerta dal recente rinnovamento dell’orchestra realizzato dal presidente dell’Ente Antonello Mattone e dal direttore artistico Alberto Gazale che ha portato all’acquisto un nuovo set di strumenti conformi alle nuove esigenze.
“Siamo sicuri che questo dono – dice Mattone – sarà utilissimo alla Scuola Civica per far esercitare gli studenti iscritti ai corsi: si tratta infatti di strumenti di ottima fattura che fanno parte della storia dell’ente. Crediamo molto nella nascita di questa importante istituzione musicale che mancava alla nostra città e con cui confidiamo di attivare una fattiva collaborazione”.
La scuola civica di musica diretta dal maestro Antonello Mura è nata nel dicembre 2022 trovando una prestigiosa sede presso la casa Tomè di piazza Azuni. Già dall’inizio dell’attività la Scuola ha registrato un incoraggiante numero di iscritti: 177 al giro di boa del primo anno di attività il successo della scuola Civica di Musica di Sassari è evidente come attesta il numero degli iscritti che è triplicato, per il prossimo anno scolastico 2023/24 ha raggiunto l’eccezionale cifra di 486.
Alla cerimonia di consegna del set di timpani erano presenti il presidente del de Carolis Mattone, il direttore artistico Gazale e il sindaco di Sassari Nanni Campus .“L’elevato numero di studenti e studentesse -ha detto Campus – che frequentano la scuola civica è indicativo del grande interesse di nostri giovani per la musica e sono lieto che anche il de Carolis contribuisca alla crescita di questa realtà cittadina”.
Le attività della Scuola civica, partite con le classi di propedeutica, chitarra, batteria e pianoforte sono aperte a tutte le fasce d’età. L’obiettivo per il nuovo anno è ampliare ulteriormente l’offerta per un servizio pubblico di grande impatto sociale e culturale per la collettività.
“La scuola civica di musica è un’istituzione fondamentale per la diffusione dell’istruzione musicale nel territorio perché è aperta a tutti in quanto elemento essenziale per la crescita culturale, sociale e intellettuale di tutta la comunità. Le sue regole inclusive e la sua apertura ad ampie categorie di iscritti possono trasformare la curiosità e la gioia di fare musica in un’opportunità concreta di crescita culturale e in un’importante occasione di socialità”
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