San Vero Milis. Altri Mari, il programma estivo sanverese, sarà quest’anno animato anche da “Visioni Sarde”. La rassegna, ideata per dare visibilità alle nuove leve della cinematografia isolana, sarà proposta il 4 e l’11 luglio negli spazi del Giardino del Museo San Vero Milis.
Saranno presenti il sindaco Luigi Tedeschi e l’assessora alla Cultura Maria Cristina Cimino.
I film si caratterizzano per un ampio spettro tematico, che ben interpreta le multiformi facce della cultura sarda. ll cinema, in questa calda estate, diventa quindi occasione d’incontro, aggregazione e riflessione.
Il primo appuntamento è previsto per martedì 4 luglio alle ore 21.30. In programma:
● “Santamaria” di Andrea Deidda. Negli anni d’oro della boxe un giovane si prepara al primo incontro della sua carriera: la scalata all’Olimpo del pugilato inizia sul ring di un piccolo paese dove finte, diretti e montanti svelano la potenza dei sogni di un boxeur ragazzino;
● “Senza te- Without you” di Sergio Falchi. Un anziano che ha perso la moglie vive da solo il primo periodo della pandemia. A causa del Covid non può avere rapporti neppure con la nipote che gli porta da mangiare e vive nel ricordo dell’amore della sua vita;
● “Una splendida felicità” di Simeone Latini. Eleonora ha 16 anni ed è pietrificata da ciò che sta accadendo. Più il virus si diffonde più la paura paralizza la sua vita di adolescente con la famiglia e gli amici. Troverà la forza rifugiandosi nella poesia e in lei risuoneranno le parole di conforto e incoraggiamento della nonna;
● “La Venere di Milis” di Giorgia Puliga. La storia si dipana tra tentativi di imboscamento da parte di Toni agricoltore rassegnato, equivoci e momenti di suspense, con le donne del passato lontano o quelle del presente sempre forze motrici del destino degli uomini.
L’incontro sarà, quindi, rinnovato martedì 11 luglio, sempre alle ore 21.30, con la presentazione di:
● “12 Aprile” di Antonello Deidda (nella foto in evidenza, un immagine). Un ironico viaggio nel tempo che unisce il mitico giorno, in cui nel 1970 la squadra di calcio del Cagliari vinse lo scudetto e quello del 2020, in pieno lockdown, in una città deserta e inquietante;
● “Fradi miu” di Simone Contu. Un pastore deve vendicare la morte del fratello maggiore, ucciso molti anni prima sotto i suoi occhi di adolescente. Ma la vendetta non si addice alla sua indole pacifica, o almeno così sembra;
● “Mammaranca” di Francesco Piras. Giovanni e Michele hanno undici e nove anni e vivono in un quartiere popolare della periferia di Cagliari. La vita dei due bambini sembra cambiare dopo l’arrivo improvviso di un gratta e vinci.
A grande richiesta e a beneficio del pubblico sanverese sarà replicata la proiezione del film “La Venere di Milis” della oristanese Giorgia Puliga.
La rassegna ben si inserisce nella più ampia manifestazione Altri Mari che, sotto l’egida del Comune, è protagonista di tante estati sanveresi. Il paese è, del resto, ben conosciuto in tutta l’isola per il suo meraviglioso mare, per l’arte sapiente dell’intreccio, e per le seguitissime sagre annuali. Merita una nota aggiuntiva.
San Vero Milis è un comune, della provincia di Oristano, di circa 2.500 abitanti, situato all’estremità nord-occidentale del Campidano, a un quarto d’ora dal mare. È un importante centro agricolo e vinicolo, famoso per l’artigianato dei canestri in giunco e per la roduzione della vernaccia.
Il nome San Vero Milis deriva dalla trasformazione, avvenuta nel medioevo, della denominazione originaria di San Teodoro, dovuta alla presenza di una chiesa dedicata a questo santo e ubicata, probabilmente, sotto l’attuale parrocchiale di Santa Sofia.
Già nel XII sec., nei testi del Condaghe di S. Maria di Bonarcado, è attestato il nome Sancte Eru da cui San Vero. L’aggiunta di Milis sta a indicare che il paese è situato nel Campidano o Parte di Milis, antica curatoria medievale.
Nel suo territorio sono facilmente visibili le testimonianze dell’uomo neolitico (IV – III millennio a.C.) che ha lasciato le tracce di almeno quattro villaggi e tre necropoli a domu de janas, e del periodo nuragico (II – inizi I millennio a.C.), con almeno 30 nuraghi, di cui il più grande, S’Urachi, è alle porte del paese.
Il territorio di San Vero Milis si caratterizza per la varietà degli ambienti, naturali o modificati dall’uomo, e per la facilità con la quale possono essere visitati.
Se percorriamo la strada provinciale che dal paese porta alle borgate marine potremo, senza grande fatica, avere un piacevole quadro della varietà delle forme e dei colori della natura: le campagne utilizzate per l’agricoltura, con i seminativi, gli oliveti e le vigne, bordate da siepi ricche di essenze naturali e piccoli animali; il deserto e la pineta di Is Arenas con le sue dune di sabbia finissima; le zone umide ricche di uccelli, in particolare lo stagno di Sa ‘e proccus inserito nella Convenzione di Ramsar per la presenza di molte specie di uccelli, come i fenicotteri. Anche altri stagni, meno conosciuti (come Sa salina manna e Is benas), hanno ricca presenza di uccelli visibili con facilità, con un semplice binoco.
Capo Mannu con la sua interessante formazione geologica, formata da un complesso di dune fossili sovrapposte, e la sua vegetazione endemica, che lo rendono unico in Sardegna.
Il mare cristallino delle Spiagge di S’Anea scoada, Putzu idu e Sa Mesa longa creano un paesaggio incantevole, le mitiche onde di Capo mannu un autentico paradiso per i surfisti.
Il territorio di San Vero Milis, abbiamo visto particolarmente vario e ricco di specie botaniche, presenti ormai in zone molto limitate nei pressi di stagni e corsi d’acqua, venivano usate per la fabbricazione di corbule, cestini, crivelli, stuoie e per altre lavorazioni a uso decorativo quali rivestimenti di bottiglie, bicchieri e altro.
L’arte della cestineria sanverese era rinomata in tutta l’isola; i prodotti erano apprezzati per la qualità dei materiali usati, l’eleganza dei disegni e la tecnica raffinata: in diverse famiglie fortunatamente la tradizione si è mantenuta e ancora si realizzano questi manufatti a metà strada tra ottimo artigianato e forma di espressione arti.
“Visioni Sarde” a San Vero Milis è co-organizzata dall’Amministrazione comunale e dalla Cooperativa culturale Amsicora che supporta il Comune nelle attività socio culturali e ricreative e nel periodo estivo attiva anche la sezione staccata della biblioteca: la “Biblioteca va al mare” nella borgata Marina Mandriola. Il servizio completamente gratuito offre ai turisti e residenti, libri, riviste, quotidiani e una postazione PC con accesso a Internet.
“Visioni Sarde” è promossa dalla Cineteca di Bologna e Fondazione Sardegna Film Commission, con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna e il supporto del circolo “A.Gramsci” di Torino e dell’associazione “Visioni da Ichnussa”.