Giovedì 23 maggio partiranno i progetti Anpas riservati ai giovani sardi che hanno partecipato al bando per il Servizio civile universale. Tre riguardano il settore dell’assistenza (Orizzonti solidali, Sardegna al centro, Mano nella mano), uno l’ambito educativo (Ad maiora semper). «Ripartiamo con un nuovo slancio, in un momento in cui tutto il mondo del volontariato si interroga sul presente e soprattutto sul suo futuro», è il commento di Lucia Coi, presidente di Anpas Sardegna. «Stiamo studiando nuove modalità per rilanciare il Terzo settore e ridare linfa alla nostra organizzazione con forze fresche. Il Servizio civile è una grande opportunità di crescita, ma forse bisogna rivedere alcuni meccanismi per renderlo più appetibile ai ragazzi. Tra le ipotesi in discussione, la possibilità di concentrare l’impegno in cinque giorni settimanali anziché in sei».

«I nostri progetti sono inseriti all’interno del programma Nobs – Nuove opportunità di benessere e salute», spiega Elisabetta Paolinelli, responsabile regionale del servizio civile Anpas. «Saranno avviati 76 giovani in età compresa tra i 18 e i 28 anni: realizzeranno le attività in 20 pubbliche assistenze a prestazioni Anpas Sardegna, in altrettanti Comuni dell’Isola. Sino a quest’anno, il percorso di tutoraggio era previsto soltanto nel settore educazione. Da quest’anno viene esteso a tutti gli ambiti: consiste nel riconoscimento, a fine servizio civile, di competenze individuali (raccolta di informazioni sul mercato del lavoro territoriale, regionale e nazionale, uso degli strumenti per la ricerca attiva del lavoro, contatti con i rispettivi Centri per l’impiego: oltre ai giovani e ai tutor, parteciperanno a questi incontri anche gli operatori locali di progetto). I giovani saranno supportati e guidati nella stesura del curriculum vitae e di una lettera di presentazione da spendere nel mercato del lavoro. Credo che sia un’esperienza formativa molto importante sotto tutti i punti di vista: alla fine dei dodici mesi, questi giovani usciranno fortemente arricchiti con un bagaglio che non è fatto soltanto di nozioni specifiche ma anche di valori umani».

Paolinelli poi precisa che «i ragazzi e molti formatori saranno impegnati in due fasi molto importanti: una formazione specifica centrata sul tipo di progetto scelto (con formatori delle singole associazioni) e una formazione generale più strutturata sul Servizio civile universale, su storia, valori, diritti e doveri, tenuta dai formatori di Anpas Sardegna».