Donatella Pau Lewis

“Eleonora D’Arborea. Regina guerriera, giurista illuminata e donna vista attraverso la Carta De Logu”, di Donatella Pau Lewis (Barbaro Editore), giunto alla seconda edizione, è un commento degli articoli della “Carta de Logu” di Eleonora d’Arborea, di facile lettura anche per i non addetti ai lavori, con l’aggiunta finale di due racconti.
Non è una mera traduzione in italiano comprensibile dei capitoli della “Carta de Logu”, ma è una inedita spiegazione delle norme con un occhio al nostro attuale ordinamento giuridico volto a dimostrare la modernità di quello giudicale e di quanto fosse illuminata la Giudicessa d’Arborea.
L’idea del libro nasce dal desiderio dell’autrice di contribuire a diffondere la conoscenza di Eleonora d’Arborea, grande donna, sovrana illuminata, che seppe essere una valorosa guerriera, ma che seppe, considerati i tempi nei quali è vissuta, dimostrare una innovativa sensibilità nei confronti delle donne, dei minori, della famiglia e dell’ambiente.

Il libro evidenzia i cardini di questo illuminato ordinamento giuridico, quali l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, rappresentata dalla locuzione “e pro dinari alcuno non campi” nel senso che la pena capitale non poteva essere evitata con una dazione di denaro; il matrimonio riparatore solo se la donna era d’accordo “si placchiat a sa femmina”; la comunione dei beni tra coniugi nel matrimonio alla sardesca; un’ampia tutela della famiglia e dei minori; la previsione del patrocinio a spese delle Stato con la nomina di un avvocato (chertadori) a chi (vedove, orfani, immigrati e curati di campagna) non poteva permetterselo; l’importanza dell’elemento psicologico del reato (dolo, colpa e preterintenzione); la tutela della fauna con il divieto di utilizzare armi a lungo raggio, ma solo verghe, spade e coltelli che garantiva alla fauna la possibilità di salvarsi; il divieto di caccia libera; una intera sezione dedicata agli incendi, dal debbio (cioè la pratica di bruciare le stoppie per concimare la terra), che può cagionare incendi colposi, fino agli incendi dolosi, con pene che andavano da quella pecuniaria fino alla pena capitale passando dal taglio della mano destra, fermo sempre il risarcimento del danno.

Il lavoro si conclude con due racconti che descrivono la vita quotidiana nel Giudicato d’Arborea visti, nel primo racconto, con gli occhi di un viaggiatore dell’epoca che scopre l’ordinamento giuridico giudicale e, nel secondo racconto, l’ultimo giorno di vita di Eleonora.
In tutte le pagine del libro si percepisce l’amore e l’ammirazione dell’autrice nei confronti di Eleonora e si comprende lo spirito “patriottico” che ha guidato la sua mano nel dar vita al suo lavoro.
Una grande soddisfazione per l’autrice è stata la trascodifica in Braille del libro ad opera della Sezione di Sassari dell’Unione Italiana ciechi ed ipovedenti da regalare alle biblioteche dei Comuni interessati.

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Donatella Pau Lewis vive ad Oristano. Laureata in Giurisprudenza a Sassari, è iscritta all’Ordine forense di Oristano dal 1993 e ne è stata primo consigliere donna dal 1994 al 1998. Si è sposata nel 1999 e nel 2000 ha avuto una figlia. Successivamente è stata per 8 anni Presidente dell’Ordine dal 2012 al 2019. Svolge l’attività di avvocato prevalentemente nel settore del Diritto di Famiglia e Penale. Pubblica nel Giugno 2020 “ELEONORA D’ARBOREA – REGINA GUERRIERA, GIURISTA ILLUMINATA E DONNA – VISTA ATTRAVERSO LA CARTA DE LOGU”; con la DBE Barbaro Editore pubblica nel Dicembre 2022 una biografia “MARTHA LEWIS, UNA DONNA (NONNA) FUORI DAL CAMUNE, LA SUA VITA E LA SUA EREDITA’”; nell’ Aprile 2023 a quattro mani con Remo Barbaro “ASPROMONTE SUPRAMONTE – CODICE D’ONORE E CODICE BARBARICINO – DUE CODICI A CONFRONTO” e con il medesimo editore nell’Aprile 2024 pubblica la seconda edizione del libro su Eleonora d’Arborea con una nuova veste tipografica lasciando inalterato l’impianto originale.