di Pier Luigi Piredda
La Torres è tornata. Con due partite nella stessa partita. E con una vittoria
contro l’ostico Rimini che scaccia gli incubi e ridà vigore a una squadra
che ha mostrato di avere le qualità per continuare a sognare. Una Torres
dai due volti: bella, spumeggiante, determinata e concreta nel secondo
tempo. Assente, spaventata, inconcludente, priva di idee nel primo tempo.
È successo sicuramente qualcosa nello spogliatoio rossoblù alla fine del
primo tempo. Qualcosa di bello. Visto che la Torres è rientrata in campo
dopo l’intervallo con una determinazione e una voglia di vincere che non
si era più vista da molto tempo. Soffermarci sul primo tempo è quindi
inutile visto che la squadra non ha prodotto nulla di nulla: neppure un tiro
in porta.
Poi all’inizio del secondo tempo, la metamorfosi. Greco ha
lasciato negli spogliatoi un inconcludente, irritante, irriconoscibile
Guiebre, che nel primo tempo non ne ha azzeccato una, e gettato nella mischia
un esuberante e voglioso Liviero. Ma tutta la squadra è entrata in campo
con un altro piglio. Subito sugli scudi Liviero, Fischnaller e Brentan che
hanno confezionato una azione travolgente sulla fascia sinistra con un
delizioso cross per l’accorrente Mastinu che non è però riuscito a orientare
in porta uno strepitoso colpo di testa in corso. Quella è stata la scintilla che
ha scosso la Torres, Mastinu è finalmente salito in cattedra e ha cominciato
a giocare da Mastinu, sarebbe a dire da fuoriclasse, e tutta la squadra ne ha
giovato.
Sospinta anche da uno straripante Zecca che sulla fascia destra ha
fatto mirabilie. E proprio da uno scambio in velocità tra i due è nato il
primo gol della Torres. Zecca ha messo al centro dell’area riminese un
cross delizioso sul quale si è avventato il solito generoso Fischnaller, che
però è stato anticipato dal difensore del Rimini che ha beffato il suo
portiere. Il raddoppio della Torres è arrivato immediatamente
grazie a una stupenda invenzione di un eccezionale Mastinu che con il suo sinistro
fatato ha smarcato Diakitè. Dopo lo strepitoso uno-due, la Torres ha
continuato a giocare alla grande. Mastinu ha sciorinato perle di grande
gioco, Zecca ha dimostrato di essere in condizioni fisiche eccezionali,
Brentan ha combattuto come un leone, Giorico ha dispensato giocate di
saggezza e la difesa ha chiuso ogni varco grazie a un Idda bravissimo da
centrale, ben coadiuvato dal ritrovato Dametto e dal solito insuperabile
Mercadante.
L’abbraccio bellissimo e prolungato tra il tecnico Greco e il
fantasista Mastinu ha sancito la fine delle sofferenze della Torres e anche
di tutte le polemiche delle ultime settimane. Il pubblico ha sofferto e
mugugnato nel primo tempo, ma lo splendido secondo tempo ha fatto
riesplodere l’amore. A Chiavari saremo in tanti a tifare Torres.
Questa squadra è viva, aveva solo bisogno di ritrovare tranquillità e
fiducia, ma sono certo che è in grado di dare grandi soddisfazioni a tutta la
Sassari sportiva.
ZACCAGNO 6: parate queste sconosciute. Neppure un intervento per il
portiere rossoblù, anzi no: una bella uscita con i pugni nel primo tempo
che conferma la sua grande crescita anche sulle palle alte. Salvato da una
traversa nel finale.
DAMETTO 6,5: mezzo voto in più per premiare il suo carattere: ci
volevano veramente “palle grandi così” per uscire dal tunnel in cui si era
infilato inspiegabilmente da tempo. La notizia è che il bel difensore che
conoscevano sta tornando. Bravo.
IDDA 7: un baluardo insuperabile. Ha sostituito il totem Antonelli al
centro della difesa sfoderando una prestazione eccezionale. 36 anni e non
sentirli: sempre sicuro, sempre deciso e non ci ha pensato due volte
quando ha dovuto spazzare l’area. Bravissimo.
MERCADANTE 6,5: fisicamente non è al massimo e si è visto, ma ci ha
messo il cuore e il mestiere. Una partita giocata con la sua consueta
sicurezza e nel finale si è anche sganciato sulla fascia. Lo aspettiamo con
ansia appena ritroverà pienamente la condizione perché la sua presenza e
la sua esperienza, non solo in campo, sono indispensabili.
GUIEBRE s.v: la peggior prestazione da quando gioca con la Torres.
Probabilmente non sta bene fisicamente altrimenti non si spiegherebbe una
prestazione simile. È rimasto giustamente nello spogliatoio alla fine del
primo tempo.
LIVIERO 6,5: il suo ingresso è stato determinante per permettere alla
Torres di riprendersi la fascia sinistra. Ottimo in copertura, generoso in
ogni occasione, bravo a proporsi e anche a rilanciare l’azione in profondità
con il suo sinistro educato. Sta ritrovando la forma migliore.
ZECCA 7,5: una sola parola: straripante. Ha arato la fascia destra senza
nella concedere agli avversari. Dal suo piede è partito il cross da cui è
scaturito l’autogol del vantaggio rossoblù. Poi tante altre galoppate e anche
alcune conclusioni pericolose. Ha corso per tutto il campo fino al fischio
finale. È in una condizione fisica eccezionale. La squadra deve cercarlo di
più. Strepitoso.
BRENTAN 7: un moto perpetuo. Ha recuperato decine di palloni, ha
scambiato alla grande con Giorico e Mastinu e sta dimostrando di essere in
una condizione fisica straordinaria. Instancabile e mai banale nelle giocate,
ma anche duro quando c’è stato bisogno. Bravo.
GIORICO 6,5: ordinato e sempre ben posizionato. Ha preso in mano il
centrocampo nel secondo tempo e con Brentan ha annichilito gli avversari,
permettendo allo stesso tempo a Mastinu di dedicarsi solo alla costruzione
del gioco. In crescita.
MASTINU 7,5: mezzo voto in meno per lo strano primo tempo in cui non
ha proprio giocato. Ma nel secondo tempo ha giganteggiato con giocate
che hanno strappato applausi a scena aperta. Dal suo sinistro sono partiti i
palloni che hanno portato ai gol della Torres, ma anche tante giocate
deliziose, tanto impegno, tanta corsa, tanta voglia di dimostrare che a
quella maglia ci tiene eccome. L’abbraccio con Greco quando è uscito ha
confermato il suo attaccamento e il suo amore per la Torres. Meraviglioso.
FISCHNALLER 6,5: non ha segnato ma ha costretto il suo marcatore a
spingere il pallone nella sua rete. Sempre generoso, sempre nel vivo del
gioco, sempre a disposizione della squadra.
DIAKITE’ 7: ha segnato un grandissimo gol con un bellissimo destro dal
limite dell’area, ma soprattutto è stato bravo a sfruttare nella maniera
migliore il delizioso assist di Mastinu. Non è al massimo della forma, ma
non si è risparmiato e ha giocato con e per la squadra. Bravo.
SCOTTO, MASALA, ZAMPARO, CASINI 6,5: non hanno fatto niente di
trascendentale, ma sono entrati in campo con il piglio giusto. Bravi.
GRECO: che cosa è successo nello spogliatoio tra un tempo e l’altro è
giusto che resti all’interno dello spogliatoio, ma è chiaro che qualcosa è
successo. Almeno dal punto di vista mentale. Non c’è altra spiegazione per
una squadra che ha giocato, anzi non ha giocato, il primo tempo ed è stata
invece incontenibile nel secondo tempo. Bravo a fare la mossa giusta
sostituendo lo spento e irritante Guiebre con Liviero. Bravo anche a far
rifiatare Mastinu, Fischnaller, Diakitè e Brentan. La squadra si è ritrovata in
uno dei momenti più difficili di queste ultime stagioni e il meraviglioso
abbraccio con Mastinu conferma che il peggio forse è passato. E a
Chiavari si può anche pensare di fare svoltare nuovamente la stagione
nella direzione che tutta la Sassari sportiva sogna. Si può anche sbagliare,
ma quando si fa tesoro degli errori per ripartire allora significa che la
squadra è matura per raggiungere i traguardi che…