La Sardegna si prepara a essere protagonista alla Fiera di Bastia Umbra, uno degli eventi più importanti a livello nazionale per il settore bovino, in particolare per le razze Charolaise e Limousine. Con oltre 12 allevatori sardi pronti a partire e 31 bovini in gara, l’isola si presenta con una delle delegazioni più numerose e competitive, testimoniando ancora una volta l’eccellenza della genetica sarda e il grande lavoro portato avanti dagli allevatori. Tuttavia, a offuscare questa vetrina di prestigio è il ritardo sul bando riproduttori, un problema che sta penalizzando le aziende e rallentando investimenti cruciali per il settore.
SARDEGNA ALLA RIBALTA. La Fiera di Bastia Umbra vedrà la partecipazione di oltre 160 animali in concorso, tra cui quelli provenienti dalle migliori aziende sarde, pronte a confrontarsi con l’élite della selezione italiana. Un evento di grande rilevanza, che rappresenta un’opportunità fondamentale per gli allevatori sardi di dimostrare il valore del proprio lavoro e della qualità dei propri capi.
APPUNTAMENTI. Soddisfazione per Coldiretti Nord Sardegna perché “questa grande partecipazione a eventi così importanti dimostra la grande vitalità del nostro comparto regionale e la qualità degli allevatori che nonostante le grandi difficoltà che vivono quotidianamente nel loro lavoro come i problemi passati sulle movimentazioni e i trasporti, continuano a credere nel comparto e a farlo crescere costantemente”. Una soddisfazione condivisa anche da Anacli. “La partecipazione della Sardegna è sempre più rilevante in questo appuntamento – sottolinea Michele Filigheddu, il responsabile per la Sardegna – con allevatori che portano avanti un percorso di crescita e miglioramento genetico che ci permette di competere con le migliori aziende italiane. Ringraziamo la Regione Sardegna per il supporto nel trasporto e nella gestione delle spese per la partecipazione al concorso nazionale. È un aiuto prezioso per il nostro settore”. Oltre alla competizione di Bastia Umbra, il prossimo 12 aprile si terrà il concorso regionale con un’ampia partecipazione di allevatori sardi. In quell’occasione sarà presente anche una vetrina delle altre razze allevate in Sardegna, come la Sardobruna, la Modicana e la Jersey, a dimostrazione della grande varietà e ricchezza del patrimonio bovino dell’isola.
OMBRE BANDO RIPRODUTTORI. Se da un lato la Sardegna può vantare una presenza di primo piano alle fiere, dall’altro gli allevatori devono fare i conti con i ritardi del bando riproduttori, uno strumento fondamentale per l’acquisto di nuovi capi e il miglioramento delle aziende.
“Negli anni scorsi, come Coldiretti, avevamo lavorato intensamente per migliorare questo bando, rendendolo più aderente alle esigenze delle imprese – spiega Antonello Fois, presidente di Coldiretti Nord Sardegna – Un grande lavoro di concertazione con le istituzioni e le agenzie che aveva portato a importanti passi avanti. Purtroppo, però, questi progressi rischiano di essere vanificati dalle lungaggini burocratiche che non permettono la pubblicazione del bando nei tempi necessari per le aziende”.
STOP RITARDI. Una situazione che sta creando difficoltà agli allevatori, costretti a rinviare investimenti cruciali per la loro competitività. “È fondamentale che questo bando venga pubblicato al più presto – aggiunge Marco Locci, direttore di Coldiretti Nord Sardegna – per consentire alle imprese di programmare i loro acquisti e migliorare la qualità della produzione. I ritardi su questo fronte stanno penalizzando un settore che, invece, meriterebbe maggiore attenzione e sostegno”.
URGENZA. Anche Anacli sottolinea l’urgenza della questione: “Ci auguriamo che il bando venga aperto il prima possibile – prosegue Filigheddu – perché rappresenta un’opportunità concreta per molti giovani allevatori e per chi vuole investire nel miglioramento della propria azienda. Inoltre, chiediamo velocità nel pagamento delle pratiche arretrate, perché il settore ha bisogno di certezze e continuità”. La speranza, dunque, è che il bando riproduttori venga finalmente pubblicato senza ulteriori ritardi, permettendo agli allevatori di pianificare con sicurezza il futuro delle proprie aziende e di mantenere alto il nome della Sardegna nelle competizioni nazionali e internazionali.