di Pier Luigi Piredda
Il giocattolo si è rotto e al momento sembra difficile aggiustarlo anche con l’attack.
La situazione è ormai precipitata. Dopo la sconfitta di Terni, infatti, la Torres si è
dissolta. Una squadra senza coraggio, senza voglia di vincere, senza gioco, senza
idee, senza niente di niente. E così è arrivata un’altra sconfitta. Pesante. Dolorosa.
Contro una squadra che ha messo sul campo entusiasmo e soprattutto una ottima
preparazione fisica. La Pianese ha vinto perché ci ha creduto di più e soprattutto ha
corso molto di più, in particolare nel secondo tempo quando i giocatori di casa sono
sempre arrivati primi su tutte le seconde palle. La Torres ha invece insistito con il
solito stucchevole, lentissimo possesso palla, senza mai riuscire a trovare la
profondità.
Nonostante nel finale i rossoblù abbiano giocato con quattro punte. A
centrocampo la Torres è stata sempre lenta e priva di inventiva: anche Mastinu si è
perso nell’anonimato. La fascia destra è stata quasi completamente dimenticata,
nonostante uno Zecca in crescita e con una gran gamba. La fascia sinistra è stata
invece cercata con più continuità ma inutilmente visto che è mancata la spinta
prorompente di Guiebre, che soltanto in un’occasione ha sprintato verso la porta
avversaria e proprio da quell’incursione è nato il pareggio della Torres. Poi il nulla
cosmico.
Possesso palla continuo, anche se complicato viste le pessime condizioni
del campo e inutili lanci in avanti sempre preda dei difensori di casa. Una Torres
veramente inguardabile. Neppure la brutta copia della squadra che nel girone di
andata, nonostante alcune battute a vuoto, aveva sempre imposto il suo gioco e
soprattutto fatto valere il suo grande tasso tecnico. Quindi c’è da chiedersi che cosa è
successo a quei giocatori di qualità che avevano portato la Torres ai vertici della
classifica.
Ora i rossoblù sono stati superati anche dal Pescara e hanno perso il terzo
posto. Ma ciò che preoccupa di più non è tanto la classifica quanto le ultime
prestazioni della Torres che dopo Terni è letteralmente crollata. La squadra deve
ritrovarsi al più presto, ricompattarsi, dimenticare il passato e riprendere il cammino
per posizionarsi al meglio nella futura griglia dei playoff.
ZACCAGNO 6,5: una grandissima parata nel finale su un diagonale maligno
dell’ottimo Mignani. Incolpevole sui gol dei padroni di casa.
ANTONELLI 6: lui non molla mai. Ha sofferto più del solito nel contenere lo
sgusciante Mignani, si è preso un’ammonizione che gli farà saltare la prossima
partita, ma ci ha messo il cuore e in alcuni momenti ha anche fatto l’attaccante
sfiorando il gol con un bel colpo di testa.
IDDA 5,5: partita poco più che dignitosa. Ha dato una mano ad Antonelli e ha
provato a proporsi in avanti.
DAMETTO 4: che fine ha fatto il bel difensore che con Antonelli aveva fatto
diventare impenetrabile la retroguardia rossoblù? Si è perso da tempo e nonostante un
lungo periodo in panchina non è più riuscito a ritrovarsi. Sbaglia anche le cose più
elementari e sparacchia il pallone a casaccio anziché cercare il compagno più vicino.
ZECCA 6: sta recuperando la forma. Sta correndo come ai bei tempi e dai suoi piedi
sono partite le iniziative più interessanti della Torres. Ha anche sfiorato il gol. Peccato
che i compagni non l’abbiano cercato con più continuità.
GIORICO 5: ha provato a far girare la squadra ma senza risultati. Spesso è arretrato
fino alla linea dei difensori per prendere il pallone, ma poi anche lui non ha mai avuto
le idee giuste per innescare le punte. È stanco.
BRENTAN 5: ha combattuto a centrocampo e ha anche tentato alcune intelligenti
sortite in avanti che però sono finite nel nulla. Ma la gamba c’è.
MASTINU 4,5: uno come lui deve prendere la squadra per mano quando è in
difficoltà, ma in questo periodo lui è in difficoltà più della Torres. Poche idee, poche
giocate e neppure un tiro in porta lui che nel piede sinistro ha la dinamite. Deve anche
avere il coraggio di prendere il pallone e calciare le punizioni dal limite e non
lasciarle sempre ai compagni. Deve diventare più leader.
GUIEBRE 4,5: assente ingiustificato. Una sola discesa sulla fascia da cui è nato il
gol del pareggio della Torres, poi è scomparso. Non si è mai proposto sulla corsia di
sinistra nonostante i compagni l’abbiano cercato con insistenza senza mai trovarlo.
Un’involuzione inspiegabile sul piano del gioco.
SCOTTO 6: si è impegnato, ha corso da una parte all’altra del campo, ha spronato i
compagni e cercato la conclusione. Con lui in campo la Torres ha pressato di più,
quando è stato sostituito era stremato.
FISCHNALLER 6,5: un gran gol, un palo e tante iniziative in avanti. Il suo ruolo è
quello del centravanti e l’ha confermato segnando una rete da vero attaccante d’area.
Non molla mai. Generoso.
VARELA, MASALA, ZAMPARO, DIAKITE’ s.v.: sono entrati nel secondo tempo
quando ormai la squadra era sotto di un gol. Non sono riusciti a incidere e far
cambiare l’inerzia della partita.
GRECO: la formazione schierata all’inizio era quella ideale con Mastinu dietro le due
punte e protetto da due centrocampisti, ma la squadra non gli ha risposto. La Torres
ha preso un gol al primo affondo della Pianese, ma il pareggio immediato ha riportato
l’inerzia della partita dalla parte della Torres soprattutto per il suo maggior tasso
tecnico. Ma la squadra nonostante un superiore possesso palla non è mai riuscita a
essere veramente pericolosa anche se nel primo tempo ha dominato. Nel secondo
tempo ha continuato con il solito irritante giro palla senza mai affondare. La Torres è
in piena crisi, mentale oltre che fisica, e dev’essere lui a farla uscire dal tunnel in cui
si è infilata da alcune settimane.