Ploaghe. Il Canonico Giovanni Spano, tra i più importanti intellettuali sardi dell’Ottocento, nacque a Ploaghe nel 1803 e morì a Cagliari il 3 aprile 1878. Archeologo, linguista, etnologo, docente universitario, rettore e senatore del Regno, Spano raccolse nel corso delle sue ricerche una straordinaria collezione di reperti archeologici e opere d’arte, che donò ai musei di Cagliari e Sassari. Fondò il Bollettino Archeologico Sardo e scrisse il Dizionario Sardo-Italiano, lasciando un’impronta indelebile nella cultura isolana.
Per valorizzare la sua figura, l’amministrazione comunale di Ploaghe ha avviato da tempo un programma di interventi, tra cui l’acquisizione e il recupero della sua casa natale, destinata a diventare una mostra permanente. Dopo l’acquisto di una parte dell’immobile e il primo lotto di restauri, il Comune ha ora ottenuto due finanziamenti regionali, ciascuno del valore di 400.000 euro, per completare l’acquisizione dell’intero edificio e il restauro conservativo, con finalità culturali.
L’edificio, risalente presumibilmente alla fine del XVII secolo, si sviluppa su due livelli e si affaccia su Piazza Valverde, recentemente riqualificata, nei pressi dell’omonima chiesa. Il progetto prevede il recupero e la valorizzazione dell’intero immobile, migliorandone la sicurezza, l’estetica e rendendolo accessibile al pubblico.
L’obiettivo finale è la creazione di un ampio complesso museale diffuso che colleghi la Casa Natale del Canonico Spano con altri luoghi simbolo del paese: l’ex convento dei Frati Cappuccini, che ospita una mostra multimediale sulla vita di Spano in apertura questa primavera, e la Pinacoteca Spano.
Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Ploaghe, Carlo Sotgiu:
“Grazie a questi 800.000 euro possiamo finalmente completare un progetto avviato nel 2018 con l’acquisizione della prima porzione della Casa Spano e la progettazione di una mostra permanente dedicata alla sua vita, alle sue opere e al suo ruolo di padre dell’archeologia sarda. Oltre al suo valore storico e culturale, questa riqualificazione si inserisce in un più ampio piano di valorizzazione del centro storico, che comprende la Piazza Valverde, l’ex orfanotrofio, appena restaurato, e la Chiesa di Valverde, il cui restauro sarà appaltato nelle prossime settimane. Un patrimonio da riscoprire e rendere fruibile a tutti”.