Percorsi femminili in Sardegna di Enza Plotino, Ed. All Around, con la prefazione di Susi Ronchi, fa parte di una collana editoriale che vuole “costruire” una memoria storica collettiva che consideri anche il genere femminile, all’interno delle città, ma rappresenta anche il riscatto da una storica cancellazione ai danni di ammirevoli figure femminili e dei luoghi che le hanno viste protagoniste.
Dopo Roma (2021), Napoli (2022), Milano (2023) e Firenze (2024), quest’anno la collana Percorsi femminili approda in Sardegna, ed è una regione tra le più antiche al mondo, una terra che affonda le proprie radici nei millenni di storia che sono visibili in ogni suo angolo, quella che emerge dalla riscrittura al femminile della sua Storia, in cui si intrecciano avvenimenti e si muovono donne che hanno vissuto intensamente e molte volte cambiato il corsodi fatti e di vite. Una riscrittura della storia da cui emerge il protagonismo femminile, fissando i luoghi in cui quel segno non potrà più essere ignorato.
Un’opera più di tutte, “Legarsi alla montagna” di Maria Lai dà il segno di quanto sia

importante il ruolo della terra di Sardegna nell’esistenza e nell’affermazione delle protagoniste della storia di quest’isola. E’ sempre presente, in ogni biografia, una relazione strettissima tra le figure femminili e la terra in cui hanno vissuto, combattuto, lavorato. Mai come in questo libro il “dove” e “quando” partecipano prepotentemente alla storia delle donne, della loro esistenza e di come si sono mosse nel tempo in cui sono vissute. Emerge un legame che va oltre ogni riferimento di spazio e di tempo e in cui si intrecciano sentimenti contrastanti di amore e odio, mancanza di libertà e costrizioni identitarie insieme all’ebbrezza di odori, colori, che emergono poi, nell’arte ed in ogni aspetto biografico delle protagoniste del libro.
Tra le tante, Adelaide Cocco andrà su e giù per la Barbagia, la prima donna “medico condotto” in Italia, Francesca Sulis che diventerà la “signora dei gelsi” e Giolzia di Torres la guerriera. E ancora, Julia Carta condannata per stregoneria. E poi Grazia Deledda che scriverà: “Se io conto qualcosa nella letteratura italiana, lo devo tutto alla mia isola santa”. Sono tante le figure straordinarie che emergono e tanti i racconti che fanno del libro una preziosa memoria storica. Tra le biografie, Candida Mara, Carmen Melis, Catalina Lay, Edina Altara, Elena di Gallura, Eleonora d’Arborea, Flavia Publicia, Julia Carta, Lucia Delitala, Maria Lai, Maria Antonia Serra Sanna, Maria Carta, Maria Farina, Antonia Bartoli (detta Ninetta), Paskedda Zau, Perdìtta Basigheddu, Violante Carroz.
Tra le storie (camei) “la leggenda di Eurania di Thalasai”, “Il castello di Burgos”, “le poetesse in Sardegna, “sa poesia de sas féminas” di Pedra Tzilla”, “le giudicesse” con il contributo di Nicoletta Usai, “L’erbario delle streghe”, “Accabadora colei che finisce”, “la Carta de Logu”, “le priorisse” e tante altre.
*****
L’autrice
Enza Plotino, giornalista e femminista. Appassionata di storia dell’arte. Professionalmente è specializzata nei temi dell’ambiente e dell’energia. E’ stata responsabile di Energiambiente News, agenzia di stampa parlamentare quotidiana. Ha lavorato presso l’ufficio stampa del Ministero dell’Ambiente. Ha collaborato con Strisciarossa.it. Collabora con Il Fatto Quotidiano.it. E’ esperta di comunicazione ambientale presso il Ministero dell’Ambiente. E’ autrice del libro “Attraverso le mie donne io correvo” e della collana sui Percorsi femminili nelle città.