Cagliari. Parte anche in Sardegna l’iniziativa “Punti Digitale Facile”, programma strategico che punta a rafforzare le competenze digitali di base dei cittadini, facilitando l’accesso ai servizi digitali della Pubblica amministrazione e migliorando la qualità della vita attraverso l’uso consapevole delle tecnologie.

“Termini come Spid, PagoPa, Cie, InPa, App Io, Anpr o Fse, sono ormai entrati a far parte del linguaggio comune, li utilizziamo o li sentiamo pronunciare tutti i giorni”, afferma l’assessora degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione, Mariaelena Motzo. “Si tratta di strumenti e servizi digitali creati per semplificare la vita dei cittadini – continua l’assessora -, in particolare nel rapporto con la pubblica amministrazione. Purtroppo, però, non tutti sono in grado di servirsene, rivelandosi spesso un ulteriore ostacolo anziché rappresentare un’opportunità”.

Secondo il rapporto Desi 2024 (Digital Economy and Society Index) della Commissione europea, solo il 45,8% della popolazione italiana tra i 16 e i 74 anni possiede competenze digitali di base, a fronte del 55,6% della media europea.

I “Punti Digitale Facile”, finanziati e promossi dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale e realizzati dalle Regioni, offrono assistenza pratica e formazione ai cittadini attraverso i facilitatori digitali, personale formato specificamente per aiutare le persone ad accedere e utilizzare i servizi online.

Nello specifico, in Sardegna è in programma l’apertura di 89 punti digitali con un’attenzione particolare per i piccoli paesi. Al momento ne sono stati già attivati 16: a Padru, Oschiri, Monti (2 punti), Berchidda, Alà dei Sardi, Buddusò, Escalaplano, Gonnostramatza, Pompu, Codrongianos, Cargeghe, Putifigari, Simala, Siris e Masullas. I cittadini che volessero verificare la presenza di un punto digitale nel proprio paese o in uno vicino potranno consultare la mappa sul sito www.digitalefacile.italia.it che sarà costantemente aggiornata.

I principali ambiti di supporto riguardano l’occupazione, i servizi previdenziali e assistenziali, l’accesso ai servizi sanitari e al Fascicolo sanitario elettronico, i pagamenti digitali, la creazione dello Spid, l’uso di AppIO, l’istruzione e l’accesso all’Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr).