L'esibizione dei Mamutzones di Samugheo (Credits: Gianluca Putzolu)

Samugheo. Fra cultura, riti suggestivi, festa e ospitalità unica, il carnevale antico samughese torna con la 28.esima edizione. L’Associazione Culturale Mamutzones è pronta per Maimone 2025, l’attesissimo appuntamento del carnevale sardo in programma domenica 16 febbraio a Samugheo. La 28esima edizione della rassegna delle maschere tradizionali, organizzata dall’Associazione Culturale Mamutzones de Samugheo, si prepara ad accogliere migliaia di spettatori in una giornata ricca di storia, tradizioni e sorprese.

Nel 2024, l’evento, patrocinato dalla Regione Autonoma della Sardegna, dalla Fondazione di Sardegna, dall’Unione dei Comuni del Barigadu e dal Comune di Samugheo, ha attirato migliaia di visitatori da tutta l’isola e oltre. Per il 2025, le aspettative sono ancora più alte. Domenica 16 febbraio, il paese si trasformerà in un vivace teatro di maschere ancestrali antropomorfe e zoomorfe, costumi in orbace, pelli di capra e campanacci, il tutto accompagnato da danze propiziatorie e rituali che evocano il mistero e il fascino del passato.

“Stiamo lavorando per offrire ai visitatori un’esperienza molto coinvolgente”, ha detto il Presidente dell’Associazione Culturale Mamutzones de Samugheo Igor Saderi.

L’atmosfera del carnevale si è già iniziato a respirare lo scorso  giovedì 16 gennaio a Samugheo, con la tradizionale prima uscita dei Mamutzones in occasione dei suggestivi Fuochi di Sant’Antonio. Una tradizione che unisce storia, cultura e festa, rendendo il centro dell’Alto Oristanese uno dei cuori pulsanti del carnevale sardo.