“Il Banco di Sardegna, in maniera del tutto autoritaria e silenziosa, ridimensiona gli orari di apertura al pubblico e fomenta il malcontento tra i cittadini di Santa Maria Coghinas”. E’ molto amareggiato il sindaco Pietro Carbini che non condivide questa decisione presa senza nessun dialogo con l’amministrazione. La filiale, aperta tutti i giorni, dal lunedì al venerdì sino al 31 dicembre 2024, da inizio anno ha ridimensionato l’apertura al pubblico aprendo lo sportello solamente due giorni a settimana, il martedì e il giovedì, con evidenti ripercussioni sul servizio e soprattutto sul supporto agli utenti, in particolare agli anziani, che nei piccoli comuni rappresenta un’ elevata percentuale della clientela.
“Mentre il paese cresce, sotto il profilo delle attività artigianali, insediamenti produttivi, investimenti per diversi milioni di euro con imponenti costruzioni con oltre 150 appartamenti – sottolinea amareggiato il sindaco Carbini – la Banca taglia il servizio invece di rimanere al passo con la crescita del paese. Un aspetto molto preoccupante e molto grave da parte di un istituto di credito nato per favorire l’imprenditoria e supportare l’economia locale”.
Sono numerose la chiusure delle filiali nei comuni sotto i 1500 abitanti, come quello di Santa Maria Coghinas. “Il governo – prosegue il sindaco – ha garantito la sopravvivenza alle banche, in momenti storici particolari, lasciando invariate le loro attività redditizie, a discapito dell’economia locale. Ci auguriamo che l’ente creditizio faccia una riflessione, che comprenda le dinamiche territoriali e che fornisca alla clientela un servizio dignitoso. Siamo moto preoccupati e amareggiati, in particolare perché le aziende come queste dovrebbero lavorare e collaborare con le amministrazioni invece di palesare esclusivamente i loro interessi”.
A Santa Maria Coghinas ci sono 668 famiglie ed una popolazione di 1300 abitanti. Il ridimensionamento imposto dalla direzione centrale, che prevede l’apertura soltanto due giorni a settimana è un danno considerevole per tutti i cittadini. “Questo provvedimento – ha ribadito il sindaco Carbini – è un segnale gravissimo per il nostro paese. L’assenza di una banca, come dei servizi essenziali alla persona, vedi le scuole, le farmacie, i medici etc, sono deterrenti considerevoli per chi vuole fare impresa, scoraggiando anche chi, con tanti sacrifici crede ancora nelle potenzialità del territorio”.
Proprio in questi giorni in paese, i cittadini si stanno organizzando per far partire una raccolta firme, per mettere nero su bianco il loro malcontento e scongiurare il ridimensionamento degli orari e dei giorni di servizio.