Tempio Pausania. E’ stato il sindaco Gianni Addis, che dopo un doveroso, sentito e affettuoso ricordo di Alessandro Achenza, direttore artistico del carnevale per molti anni recentemente scomparso, ha aperto ufficialmente la conferenza stampa. Il tutto si è svolto alla presenza dei rappresentanti di tutte le associazioni coinvolte, i carrascialai e tutti i media. Il primo cittadino di Tempio ha fatto inoltre una lucida panoramica sull’evento, sottolineando l’operato di tutti coloro che a diverso titolo, soprattutto quest’anno, si sono messi a disposizione dell’organizzazione per offrire al pubblico lo spettacolo carnevalesco che tutti si attendono. Successivamente è stata l’assessore al turismo Elizabeth Vargiu a porre l’accento sull’importanza sociale del Carnevale, che non è solo un mero appuntamento con la tradizione, ma un vero è proprio momento di crescita dell’intera comunità, capace così di superare anche i momenti più difficili. Ringraziamenti per tutti dai carrascialai, ai dipendenti del Comune, ai funzionari che con rigore e dedizione curano da anni l’importante capitolo del Carnevale, seguendo puntualmente le linee guida per il raggiungimento di obiettivi importanti, non ultimo il riconoscimento del Carrasciali quale bene immateriale dell’UNESCO. Sarà Giorgio Donini, uomo di peso nel mondo della cultura marchigiana, il responsabile di tutti gli allestimenti lungo il percorso, e nelle vie della città, ma anche il curatore della mostra fotografica che presso la Galleria Zinetta, avrà il compito di raccontare la festa, partendo dalle sue origini. Cecilia Fenu, neo direttrice artistica della manifestazione, è stata lei a spiegare il tema allegorico di questa edizione: “ Il regno dei paradossi, Lu capu in baddhu e li pedi illi fossi”. Si tratta di un viaggio ironico e pungente fra le contraddizioni della nostra città” ha detto, “in cui la perfezione si intreccia con le imperfezioni e il quotidiano diventa un gioco di paradossi. Dietro il fascino del borgo più bello d’Italia (Tempio Pausania), si nascondono le sfide che riflettono le complessità del nostro tempo. “Lu capu in baddhu e li pedi illi fossi” racchiude una metafora, in cui la testa, simbolo di sogni e desideri, è impegnata in un ballo, mentre i piedi, simbolo della realtà, si trovano intrappolati nelle sfide quotidiane, ovvero i fossi. Insomma un dualismo che darà origine alla festa.” Cecilia Fenu si è poi concentrata sul dettaglio del programma. Fra tutti spiccano il Raduno Bandistico in programma nel fine settimana del 22/23 febbraio con nove bande all’opera per un raduno ormai storico e la prima edizione del Concorso di Barzellette in Gallurese ”A Scaccaddhi” condotto da Gianluca D’Amico. Per la prima volta i bambini, contrariamente a quanto storicamente accaduto, saranno protagonisti della sfilata a loro dedicata e da loro realizzata, non il lunedì della sei giorni carnevalesca ma venerdì 28 febbraio. Tradizione rispettata per i cortei mascherati: Giovedì 27 febbraio consueto appuntamento alle ore 15,00 con il primo corteo mascherato con la presenza di Re Giorgio, il gigantesco sovrano farà il suo ingresso ufficiale in città accompagnato dalla preziosa Corte, dai giganteschi carri allegorici, dai gruppi impegnati nel concorso, dai gruppi estemporanei ,dagli ospiti e dalla musica tipica del Carrasciali Timpiesu. Sabato 1 marzo, alle ore 17,00 si ripeterà l’atteso appuntamento con La Soap Box Race, ovvero la discesa dei Carruleddi. Una spettacolare corsa dedicata ai carretti artigianali di un tempo, spesso unico divertimento dei bambini i di ieri. Dopo l’attesa corsa, spazio alla musica dal vivo sul palco in Piazza XXV aprile. Domenica 2 marzo, al mattino (ore 11,00) esposizione dei carri a concorso lungo Corso Matteotti, la via centrale della città. Si ripete così l’esperienza che lo scorso anno ha conquistato i favori del pubblico. Alle 15,00 seconda sfilata dedicata al matrimonio reale fra Re Giorgio e la sua promessa sposa Mannena. Una volta celebrate le nozze, il corteo con carri, gruppi, ospiti e maschere estemporanee, proseguirà seguendo un percorso collaudato da anni. Martedì 4 marzo, dopo l’esposizione mattutina dei carri, alle 15,00 terza e ultima sfilata, al termine della quale, Re Giorgio sarà sottoposto a processo con condanna immediata al rogo. Come tradizione, mentre le fiamme avvolgeranno il sovrano, il popolo silenzioso osserverà, accompagnato solo dal pianto della sposa Mannena. Il gran finale prevede l’atteso spettacolo pirotecnico. Fondamentale la Presenza della Pro Loco di Tempio, guidata da Tonino Pirrigheddu, impegnata anche quest’anno nella gestione degli Hangar e nella realizzazione di Re Giorgio e Mannena per mano di Antonio Asara, nelle attività di organizzazione e accompagnamento nel corso delle sfilate e della sicurezza dei carri a concorso. Nei giorni in cui a Tempio Pausania si celebrerà la festa popolare più attesa, si completerà l’iter per il riconoscimento de Lu Carrasciali Timpiesu quale patrimonio immateriale da parte dell’Unesco. Tra le conferme anche gli speciali a cura del Touring e dei Borghi più belli d’Italia. La copertura mediatica permette a Lu Carrasciali Timpiesu di conquistare nuovi spettatori, le ultime stime raccontano di 100.000 presenze complessive nell’arco delle tre sfilate. Il Ministero della Cultura ha inserito Lu Carrasciali Timpiesu nell’ambito gruppo dei Carnevali Storici d’Italia. I Carri Allegorici a Concorso saranno i seguenti: 0.0 Carnival: Piccolo uomo; B-Team Badesi: Bla bla Town, Gruppo Folk Carnival: D&G Alta Sartoria” No la piddha tappaja, piddhala sartina”, I Vampiri: Les Jeux sont faits… rien va plus, La Cionfra: Quando il popolo si alza il gioco finisce, La Maschera: Atene l’origine, New Group: Fast Fashion new group sul red carpet, Quelli del Karnevale: 2 di picche “ Chi perde al gioco vince in amore”, R-Evolution: Caccia alle streghe del III millennio.