di Pier Luigi Rubattu
Porto Torres. Fra tante gare in programma domenica 19 gennaio, la notizia è passata quasi inosservata. Eppure è importante per l’atletica sarda: è tornato alle gare Andrea Pianti, uno dei migliori saltatori in lungo italiani fino al 2021, quando a soli 24 anni decise di smettere.
Da tre mesi Pianti ha ripreso ad allenarsi a Porto Torres con il coach che lo aveva scoperto, Giampaolo Garilli. Domenica scorsa il primo test al meeting indoor di Iglesias. La misura (6 metri e 90) non è di quelle a cui Pianti era abituato: i suoi primati sono di 7.84 all’aperto (Palermo 2020) e 7.78 indoor (Ancona 2019). Qualche problema con la pedana troppo corta, ma l’importante per Andrea era ripartire.
In pedana, con la maglia della Shardana Sassari, si ripresenta un atleta giovane (compirà 28 anni il 2 giugno) e integro (mai infortuni gravi in carriera). Stupì tutti nel 2014, quando a 17 anni volò a 7.48, una delle migliori prestazioni di sempre tra gli allievi. Da lì in poi una buona carriera (saltando per l’Atletica Porto Torres, la Sardasport, la Shardana, il Cus Sassari e il Cus Palermo), con esperienze nelle nazionali di categoria, senza una vera esplosione a livello assoluto.
Nel 2021 Pianti ha abbandonato le gare. Ma un talento come lui non poteva non avere nostalgia della pedana. Così – ricomposto il binomio con Giampaolo Garilli – è tornato al campo, con l’idea di riscoprire sé stesso a un’età in cui c’è ancora molto futuro per un’atleta. In questi tre mesi – fa sapere coach Garilli – lavori di condizionamento naturale e neppure una seduta in palestra. Prudenza e aspettative realistiche.
Il 6.90 di Iglesias, dunque, è da considerare un buon salto di allenamento (sulla pedana di casa, a Porto Torres, Pianti ha già superato diverse volte i 7 metri). Le prime vere gare ad aprile, se tutto sarà andato secondo i programmi. L’atletica sarda ritrova uno dei suoi campioni e Andrea Pianti spera di ritrovarsi ai livelli di un tempo, se non meglio. Una bella storia da seguire nel 2025.