di Pier Luigi Piredda
Sassari. Che partita! Che Torres! Un’altra vittoria. Sofferta ma meritata che lancia la Torres al
secondo posto della classifica di Serie C. Anche sulle note dell’inno cantate in
maniera strepitosa dal grande tenore Francesco Demuro che ha esaltato il pubblico e al quale la società ha regalato una maglietta personalizzata.
La partita è cominciata male ma è finita con la Torres in trionfo. Il Campobasso ha segnato il gol con il
primo (e poi sarà anche l’unico) pallone arrivato nell’area della Torres. L’esperto e
giustamente temuto centravanti Di Nardo è stato abile a eludere le marcature dei
difensori rossoblù e calciare un sinistro imprendibile. Da quel momento, il
Campobasso ha cominciato una melina insopportabile con perdite di tempo irritanti e
proteste al limite dell’assurdo dell’esperto allenatore Braglia che nel primo tempo ha
imbrigliato la Torres con la doppia e anche tripla marcatura sulla fascia sinistra del
temutissimo Gujiebre, che infatti non è riuscito a incidere come sempre.
Poi, nel secondo tempo in campo si è vista un’altra Torres. Greco ha messo in campo
l’acciaccato Mastinu e il nuovo arrivato Zamparo e la musica è cambiata. Mastinu ha
preso le chiavi del centrocampo e ha cominciato a distribuire gioco in maniera
sublime, sostenuto da un ritrovato Giorico e da tutta la squadra che ha cercato il
pareggio con grinta e poi ha continuato a pressare gli ospiti fino al gol vittoria di
Diakitè. Ma forse la cosa più bella della partita è stato il gol del pareggio di Mastinu
che ha calciato al volo di sinistro un pallone sventagliato da Giorico dall’altra parte
del campo. Poi la perla di Diaki su intelligente e deliziosa imbeccata ancora di
Giorico. E poi tante belle giocate fino alla fine con il Campobasso in 9 per le
espulsioni di due giocatori per falli al limite della cattiveria.
Comunque, la Torres non è caduta del tranello della rissa che gli ospiti hanno provato a mettere in pratica in
maniera sistematica. Complimenti anche all’arbitro. Il migliore visto quest’anno:
sicuro in ogni decisione. Averne arbitri così in Italia. Questo Sfira di Pordenone è un
arbitro da coccolare e far crescere perché merita palcoscenici più alti. Infine,
complimenti alla Torres che ha portato a casa l’ennesima strepitosa vittoria di questo
eccezionale scorcio di stagione. Avanti così Torres, fino alla fine…
ZACCAGNO: impossibile dare un voto a un portiere che non ha fatto un solo
intervento. Ha preso un gol a freddo e imparabile, poi si è limitato a giocare con i
compagni. Comunque ha dato una sensazione di grande sicurezza in ogni occasione.
Sempre attento e concentrato.
IDDA 7: sempre più padrone del lato destro della difesa. Non ha sbagliato un
intervento e si è anche esibito in una diagonale da applausi.
MERCADANTE 7: che dire più di quello che abbiamo sempre detto fin dal suo
arrivo? Strepitoso. Sicuro in marcatura, esuberante in fase di rilancio. Bravissimo.
ANTONELLI 7,5: un gigante. Ha soverchiato gli attaccanti del Campobasso in ogni
parte del campo. Straordinario nei colpi di testa. Non ce n’è stato proprio per
nessuno. Un muro invalicabile. Una sicurezza. Grandissimo.
ZECCA: la sua partita è finita quasi subito per un’entrata cattiva di un avversario che
gli ha rotto la testa. Fino a quel momento stava dominando la fascia destra con la
consueta autorità.
ZAMBATARO: è entrato al posto di Zecca ma forse con la testa è rimasto in
panchina. Dargli un voto significherebbe deprimere ancora di più un giocatore che si
è perso all’inizio di questo campionato e che non riesce proprio a ritrovarsi. Non
riesce più neppure a correre. Quando ha avuto il pallone tra i piedi l’ha sempre servito
all’indietro, non ha mai neppure provato a saltare l’uomo. E nel finale quando
Mastinu gli ha regalato un assist strepitoso da mettere in porta o al limite cercare il
passaggio a un compagno vicino lui l’ha sparato dall’altra parte senza senso. Deve
ritrovarsi al più presto. Greco gli sta dando fiducia, ma in queste condizioni non è in
grado di aiutare la squadra.
BRENTAN 6,5: sacrificato sull’altare della rimonta, ma nel primo tempo non aveva
giocato male. Si è impegnato come al solito, ha cercato di mettere in difficoltà gli
avversari ma nel primo tempo non era facile.
MASTINU 8,5: ha rilevato Brentan all’inizio del secondo tempo e la Torres ha
cambiato marcia. Pur acciaccato per una fastidiosa tallonite che non lo sta facendo
allenare, è stato autore di una prestazione strepitosa. Ogni pallone che ha toccato ha
strappato applausi a scena aperta. Ha inventato il gol del pareggio con un sinistro al
volo da fantascienza. Poi ha continuato a disegnare calcio con passaggi filtranti per i
compagni che solo lui riusciva a vedere. Una delizia per gli occhi. Il pubblico è
andato in delirio per le sue giocate. Un fuoriclasse.
GIORICO 8: il geometra del centrocampo ha ripreso a disegnare traiettorie deliziose
e soprattutto a giocare con quella sicurezza che in questa stagione non era ancora
riuscito a trovare. Dai suoi piedi sono partiti i palloni per il gol del pareggio di
Mastinu, ma soprattutto il meraviglioso passaggio filtrante per Diakitè che il
centravanti ha trasformato in gol. Della vittoria.
GUJIEBRE 6,5: meno brillante delle ultime uscite, anche perché il tecnico del
Campobasso, temendolo giustamente, gli aveva predisposto una gabbia con il
raddoppio della marcatura per impedirgli di scorrazzare sulla fascia sinistra. Ma lui
non si è dato per vinto e ha cercato alternative grazie a un’esuberanza fisica
straripante.
VARELA 6,5: anche lui un pochino sottotono rispetto alle ultime strepitose
prestazioni. Ma ci ha messo tanto impegno e ha anche preso tante botte perché gli
avversari conoscendolo l’hanno fermato in tutte le maniere prima che potesse
diventare pericoloso.
DIAKITE’ 7: ha segnato un gol da attaccante vero. Il gol della vittoria. Poi ha fatto
sentire la sua presenza in avanti.
NANNI 6,5: combatte come un leone, prende botte e le restituisce ma sotto porta non
riesce mai trovare il guizzo vincente. Comunque, fa salire la squadra con le sue
sponde.
ZAMPARO 7: mamma mia che centravanti ha acquistato la Torres. Ha una fisicità
un’intelligenza e un controllo del corpo da vero bomber. Ha cercato la rete, ma
soprattutto ha fatto sentire la sua presenza e la sua esperienza in attacco, mettendo in
grandi difficoltà i difensori del Campobasso. Un grande attaccante. L’uomo che
serviva a questa Torres.
FISCHNALLER 7: non ha trovato il gol nonostante l’abbia cercato con insistenza.
Ha corso in tutto il fronte dell’attacco ed è uscito stremato e con i crampi a pochi
minuti dalla fine. Sempre sul pezzo, sempre pericoloso e soprattutto generoso. Un
leone.
CASINI 6,5: è entrato nel finale con il piglio giusto. Ha spazzato alcuni palloni al
centro del campo e ha aiutato i difensori nel finale. Utile e disciplinato.
GRECO: grande. Ha messo in campo una formazione diversa da quella che aveva in
testa per i problemi fisici di Mastinu. Ha tenuto in pugno la squadra dopo il gol del
Campobasso, chiedendo ai suoi di giocare senza farsi prendere dalla frenesia. Nel
secondo tempo ha giocato con sapienza i jolly e ha avuto ragione. Con Mastinu la
Torres ha ricominciato a giocare quel calcio che lui ha inculcato alla squadra in questi
anni. Ha dimostrato di avere le idee chiare e la giusta dose di coraggio. Gli si può
chiedere di più? Bravo nella gestione della partita, della squadra e dello staff. Bravo,
bravo davvero.