Sassari. “I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer” è il titolo della mostra che – con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e il sostegno del Comune di Sassari e della Fondazione di Sardegna, con il patrocinio dell’Università degli studi di Sassari, in collaborazione con la Fondazione Gramsci e il Museo Nivola – sarà riallestita e ospitata a Sassari al Padiglione Tavolara dal 1 febbraio al 19 marzo 2025. La mostra sarà presentata, successivamente, anche a Cagliari.

Ne dà notizia sulla propria pagina Facebook la Fondazione Enrico Berlinguer.

La mostra, ideata e organizzata dall’Associazione Enrico Berlinguer, per la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale della sinistra italiana, con la collaborazione della Fondazione Gramsci, è stata allestita a Roma presso il Mattatoio, Azienda Speciale Palaexpo e a Bologna presso il Museo Civico Archeologico, raggiungendo complessivamente oltre 100.000 visitatori.
La Fondazione Enrico Berlinguer, propone la mostra ai sardi riadattandola alle esigenze degli spazi ospitanti e integrata con una nuova sezione dedicata al rapporto tra il leader del PCI e la sua terra natia.
Enrico Berlinguer è stato uno dei protagonisti della storia politica del Novecento. Segretario del Partito Comunista Italiano dal 1972 al 1984, e prima ancora militante e dirigente del suo partito. Leader di rara caratura morale, radicato nel Paese reale e stimato dai suoi oppositori. Nella ricorrenza del quarantennale dalla morte, l’obiettivo della mostra è quello di contribuire a ripensare il lascito politico di Enrico Berlinguer ripercorrendone la biografia attraverso materiali originali audiovisivi, sonori, fotografici e documenti d’archivio.

LA MOSTRA
La mostra intende restituire non solo la sua immagine e le sue parole ma anche la forza del suo pensiero.
Attraverso un racconto storico e iconografico, consente di ricostruire l’itinerario di Berlinguer grazie a documenti tratti dal suo archivio (conservato presso la Fondazione Gramsci) alcuni dei quali esposti in originale assieme a giornali, riviste, opuscoli e audio-visivi (forniti prevalentemente dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e dalle Teche Rai) e una selezione di fotografie da reportage.
Il materiale documentale è stato organizzato secondo cinque sezioni tematiche: gli affetti, il dirigente, la crisi italiana, la dimensione globale, attualità e futuro.
Per tratteggiare a tutto tondo la figura dello statista sono stati inoltre introdotti dei focus specifici: il contributo del Partito Comunista Italiano alle riforme adottate in Italia dal 1968 al 1984; le relazioni internazionali intessute da Berlinguer che sottolineano la dimensione globale della sua leadership; la violenza politica e lo stragismo, drammatica costante di quegli anni; i libri a lui dedicati ad evidenziarne il particolare rilievo storico-politico. Infine, nella sua tappa sarda, la mostra si arricchisce di una sezione dedicata a Enrico Berlinguer in Sardegna.

Nel dettaglio:
Gli affetti.
La sezione è dedicata alla rappresentazione della dimensione più emotiva, privata e familiare della vita di Berlinguer, oltre ai materiali d’archivio la sezione è arricchita da libri, fotografie e oggetti personali appartenenti alla quotidianità del leader messi a disposizione dalla famiglia.
Il dirigente.
La seconda sezione ripercorre la storia del Berlinguer dirigente di partito ricostruendo tutto il suo percorso di militanza comunista dall’iscrizione alla sezione giovanile del Pci di Sassari nel 1943, fino alla sua elezione a Vicesegretario del Pci nel 1969.
Nella crisi italiana.
Eletto Segretario del Pci nel 1972, Enrico Berlinguer guida il Pci nel pieno della crisi italiana, è questa terza sezione che ricostruisce il contesto nel quale opera il leader comunista, ripercorrendo i momenti più cruciali della sua biografia politica fino alla prematura comparsa nel 1984, sullo sfondo di una profonda crisi della società.
La dimensione globale.
La quarta sezione presenta la dimensione globale della leadership di Berlinguer. Qui vengono presentati gli aspetti più salienti della sua azione politica in relazione alla dimensione internazionale: le riflessioni sui fatti del Cile, la ridefinizione del rapporto con l’Unione Sovietica, l’eurocomunismo, i movimenti di liberazione del Vietnam, la ricucitura dei rapporti con la Repubblica Popolare Cinese, per citarne solo alcuni.
Attualità e futuro.
L’ultima sezione si interroga sul lascito politico di Berlinguer quale figura centrale del pantheon repubblicano, apprezzata e riconosciuta oltre i confini del proprio mondo e capace di richiamare l’attenzione su nodi e problemi globali divenuti sempre più pressanti negli ultimi decenni.
Il mondo di Berlinguer: dove viene rappresentato e restituito il denso reticolo di relazioni internazionali di Berlinguer e il suo ruolo di leader globale.
Violenza politica, stragi e terrorismo in Italia: dove viene ricostruita la lunga scia di attentati e azioni delittuose che dal 1969 al 1984 funestano la vita democratica del Paese.
Una stagione riformatrice: dove vengono presentate e riproposte le leggi per la cui approvazione il contributo del Pci è stato determinante: provvedimenti fondamentali per l’allargamento dei confini della cittadinanza democratica e per la costruzione del moderno Stato sociale.
Berlinguer e la Sardegna: dove viene indagato lo stretto rapporto tra Berlinguer, la sua terra natia, il popolo sardo e il robusto partito di massa di questa regione.