Sardegna. Omaggio al genio visionario di Federico Fellini, autore di indimenticabili capolavori della storia del cinema, con “Il Circo di Fellini” della Compagnia Artemis Danza, con ideazione, coreografia e regia, scene e luci di Monica Casadei, musiche di Nino Rota, costumi di Daniela Usai, voice over a cura di Francesco Marchi, sartoria di Elena Nunziata, assistenti alla produzione Mattia Molini e Michelle Atoe (produzione Compagnia Artemis Danza, con il contributo del MiC / Ministero per la Cultura) in cartellone venerdì 10 gennaio alle 21 all’AMA / Auditorium Multidisciplinare di Arzachena, sabato 11 gennaio alle 21 al Teatro Civico “Oriana Fallaci” di Ozieri, domenica 12 gennaio alle
21 al Teatro “Tonio Dei” di Lanusei, lunedì 13 gennaio alle 20.30 al Teatro San Giuseppe / Teatro Bocheteatro di Nuoro, martedì 14 gennaio alle 21 al Teatro Costantino di Macomer, mercoledì 15 gennaio alle 20.30 al Teatro Comunale “Akinu Congia” di Sanluri e infine giovedì 16 gennaio alle 20.30 al Teatro “Antonio Garau” di Oristano sotto le insegne della Stagione di Danza 2024-2025 organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, della Regione Autonoma della Sardegna e dei Comuni aderenti al Circuito e con il contributo della Fondazione di Sardegna.
La magia del circo rivive sulla scena in un affascinante racconto per quadri tra l’irresistibile comicità dei clowns acrobati e intriganti numeri di giocoleria, passeggiate sui trampoli e giri vorticosi con la Roue Cyr: la coreografa Monica Casadei rievoca l’antica tradizione degli spettacoli sotto il tendone, intrecciando l’eleganza e il dinamismo della danza con le arti circensi, per dar forma a uno spettacolo emozionante e sorprendente, «in un’atmosfera piena di poesia e sentimento».
“Il Circo di Fellini”, realizzato per celebrare i trent’anni dalla scomparsa dell’artista riminese, artefice di films come “I Clowns”, “La Strada” e “Amarcord”, accanto a “I Vitelloni” e “La dolce vita”, “8½”, “Fellini Satyricon” e “Il Casanova di Federico Fellini”, “La Città delle Donne”, “Le Notti di Cabiria” e “Giulietta degli spiriti”, “Ginger e Fred”, “Intervista” e “La Voce della Luna”,
con la sua cifra onirica e immaginifica tra note satiriche e spunti autobiografici, «catapulta lo spettatore in un mondo magico, quello appunto del circo, così amato dal grande Maestro: qui, ritornando un po’ bambino e recuperando quelle emozioni così vere e sincere che solo l’infanzia può regalare, viene trasportato in una dimensione nuova dove la danza, fatta di armonia e movimento, si fonde con sorprendenti abilità fisiche».
Viaggio nel fantastico universo felliniano, in compagnia di stravaganti e stralunati personaggi, tra l’incanto e la meraviglia: creature sospese tra realtà e sogno, sul volto la candida e enigmatica maschera dei pagliacci, dove sotto l’eterno sorriso affiora una sottile ombra di malinconia, accanto a temerari domatori e agili acrobati, tra esercizi di giocoleria, acrobazie e buffe gags. Ne “Il Circo di Fellini” si ritrovano le molteplici suggestioni di alcune tra le più celebri e emblematiche opere del regista riminese, conosciuto e apprezzato al di qua e al di là dell’oceano, capace di trasportare sul grande schermo le storie minime degli artisti girovaghi e trasfigurare crude tranches de vie, oltre che di comporre variopinti affreschi e potenti allegorie della società.
La decima musa sposa la danza e il circo in una coreografia originale ispirata alla figura e ai films di Federico Fellini, tra geometrie di corpi in movimento elaborate su una avvincente colonna sonora: nel ricordare uno dei maestri del cinema italiano, inserito nella feconda stagione del Neorealismo, da cui prende le mosse, caratterizzandosi per uno stile personalissimo dove prevale la dimensione surreale e simbolica, insieme alla capacità di trasportare sullo schermo, sul filo della nostalgia, la polvere di stelle e le atmosfere del varietà come le vicende degli artisti girovaghi, Monica Casadei costruisce una partitura rigorosa e di forte impatto. “Il Circo di Fellini” della Compagnia Artemis Danza rimanda al ricco materiale iconografico – tra pellicole, disegni e bozzetti – ma anche alle interviste, alle testimonianze e ai libri che raccontano la passione e la curiosità del regista per il microcosmo rappresentato dalla varia umanità riunita sotto il tendone. «Un’esplosione di colori, musiche, costumi e immagini per celebrare un mondo senza tempo ricco di storia e tradizioni come il circo, capace da sempre di incantare e far sognare grandi e piccini» – si legge nella presentazione dello spettacolo –. «Lo stesso mondo magico e colorato tanto caro a Fellini, dove la diversità è una ricchezza e la poesia un nutrimento dell’anima, perché tutti gli esseri umani, ciascuno con le proprie fragilità e debolezze, possano sentirsi liberi e trovare il loro posto nella giostra della vita».