Cavallo e gallina prataiola

Cossoine. Il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha inoltrato un nuovo atto di intervento (29 dicembre 2024) nell’ambito del procedimento di valutazione d’impatto ambientale (V.I.A.) relativo al progetto di centrale agrivoltaica “S’Ena proposta dalla società sassarese Sardinian Green 10 s.r.l. nel paesaggio storico-agricolo di Campu Giavesu – Su Padru, nel territorio comunale di Cossoine (SS).

Non è la prima volta che il paesaggio storico agrario di Cossoine viene posto in pericolo da un progetto  energetico, già nel 2012-2013 venne sventato – con il grande concorso popolare – analogo progetto di centrale fotovoltaica.

Il progetto della società Sardinian Green 10 prevede un impianto agrivoltaico dalla potenza complessiva di circa 20,5 MW 8 poi linee elettriche di collegamento alla rete elettrica nazionale, viabilità, servizi elettrici, cavidotti in zona densa di testimonianze archeologiche e storico-culturali (il Nuraghe S’Ena, il complesso nuragico con Tomba dei Giganti di Aidu – Corruoes, i Nuraghi AccasIddaFurraghes, le Domus de Janas di Su FronteNuraghe di Santa Maria Accas, la Chiesetta romanica di Santa Maria Iscalas), coinvolgendo indirettamente perché a breve distanza diversi siti rientranti nella Rete Natura 2000 (Campu Giavesu, ZPS ITB013049Piana di Semestene, Bonorva, Macomer, BortigaliZPS ITB023050Altopiano di Campeda, SIC ITB021101).

 L’area, inoltre, è sede storica della Gallina prataiola (Tetrax tetrax), oggetto di specifico Piano d’azione per la salvaguardia e monitoraggio in Sardegna e rientra in analogo piano di azione europeo.

Presenza di vincolo paesaggistico, la centrale agrivoltaica sorgerebbe ben dentro la fascia di rispetto estesa sette chilometri dal limite di numerose zone tutelate con vincolo culturale e/o con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), posta dalla recente legge regionale Sardegna n. 20/1994 che ha provveduto a individuare le aree non idonee all’installazione degli impianti di produzione energetica da fonte rinnovabile, come previsto dal  D.M. Ambiente 21 giugno 2024 (Disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili). nonchè dall’art. 6 del decreto-legge n. 50/2022, convertito con modificazioni e integrazioni nella legge n. 91/2022..

Nessuna previsione di alcuna prestazione di fideiussione (art. 1936 cod. civ..) per eventuali danni all’ambiente e agli interessi pubblici nelle fasi di cantiere, di gestione dell’impianto e del ripristino ambientale (decommissioning), ora obbligatoria ai sensi della legge regionale Sardegna n. 20/1994.

Il GrIG ha chiesto al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica di esprimere formale diniego alla compatibilità ambientale degli impianti industriali in progetto e ha informato, per opportuna conoscenza, il Ministero della Cultura, la Regione autonoma della Sardegna, la Soprintendenza speciale per il PNRR, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari, il Comune di Cossoine.