di Gianluigi Tiddia *

Dopo aver visto la puntata di Report dedicata al vino, al di là delle questioni rilevate, rimane di fondo un enorme problema che in ambito agricolo sta diventando sempre più importante e direi vitale: la verifica della filiera dalla produzione, alla trasformazione fino alla vendita.

Perché io, da consumatore, pretendo di conoscere dove, da chi e come è stato prodotto un alimento, come è stato trasportato e trasformato, come è stato trasportato e venduto.
Solo così il valore di quell’alimento ha per me un senso e può partire dal suo giusto prezzo per poi essere maggiorato dalle dinamiche di mercato, compreso il marketing.
Perché altrimenti diventa paradossale che in un momento di estrema attenzione sulla filiera e sui prodotti espressione della cultura, della storia e delle caratteristiche dei territori (anche ai fini delle esperienze turistiche) si possa invece vendere un prodotto che non ci ha nulla a che fare.

Questa è di fatto una modalità non trasparente se non fraudolenta del processo di vendita: è già successo nella moda e nelle auto, sul cibo però l’attenzione diventa ancora più necessaria e delicata.
Le nuove tecnologie come la blockchain in ambito agricolo possono essere la chiave ma soprattutto deve essere più semplice la tracciabilità e trasparenza per poter con chiarezza e semplicità conoscere tutta la storia di un prodotto.

* Ingegnere, pioniere della comunicazione online in Italia e uno dei principali influencer sardi conosciuto come @insopportabile. Docente e consulente nel settore della comunicazione, del marketing, del turismo e della cultura, Tiddia promuove progetti di valorizzazione territoriale e utilizzo consapevole e di valore dei social media