di Francesco Piredda *

Nell’analisi analisi dei dati di gennaio-settembre 2024 sulle assunzioni in Sardegna (vedi il sito di Sardegna Impresa) ci sono segnali incoraggianti da non sottovalutare:
– il numero di nuove assunzioni si mantiene stabile rispetto all’anno scorso e in crescita rispetto allo stesso periodo del 2023. Un dato positivo in un contesto economico complesso;
– ottima notizia anche per la parità di genere: le nuove assunzioni sono equamente distribuite tra uomini e donne;
– crescita delle opportunità per i giovani under 25.

Permangono però alcune criticità:
– alta percentuale di contratti a tempo determinato (2 su 3): la precarietà lavorativa continua ad essere un problema significativo;
– calo delle assunzioni a tempo indeterminato (-15% rispetto al 2023): la difficoltà di accesso a contratti stabili non può che rappresentare un segnale negativo per la qualità del lavoro;
– riduzione nelle assunzioni della fascia 26-40 (-3%): la diminuzione delle assunzioni nella fascia d’età generalmente considerata la forza lavoro centrale;
– alta percentuale di assunzioni con basso titolo di studio: il 55% delle assunzioni riguarda persone con un titolo di studio fino alla licenza media.

Insomma, l’analisi aggiornata mostra un mercato del lavoro che, pur mantenendo una certa stabilità numerica, presenta forti criticità strutturali. La combinazione di alta precarietà, scarsa offerta di contratti a tempo indeterminato e alta percentuale di assunzioni con basso titolo di studio delinea un quadro non del tutto convincente.

 * Collaboratore per la statistica territoriale della Camera di Commercio di Sassari. Da quasi 20 anni si occupa di elaborazione di dati e di documenti di natura statistica sui principali temi socio-economici regionali e locali.