Il Dicembre Letterario prosegue il suo viaggio in Sardegna nel nuorese, con due nuovi appuntamenti che, tra un noir mozzafiato e un romanzo intriso di emozioni e misteri, porteranno in scena altri protagonisti della letteratura italiana contemporanea.
Due presentazioni, due firme di spicco, un’occasione unica per immergersi in racconti che esplorano l’animo umano, le sue ombre e la sua straordinaria capacità di scegliere e trasformarsi, prendendo le strade più inaspettate.
Martedì 3 dicembre alle ore 19.00, nell’aula consiliare del Comune di Irgoli sarà la volta di un grande amico del Club, Piergiorgio Pulixi, autore di successo nel panorama del thriller italiano, che presenterà il suo ultimo romanzo, “La donna nel pozzo” (Feltrinelli). In dialogo con Simonetta Selloni, Pulixi guiderà il pubblico nel cuore di un noir sorprendente, in cui la trama si snoda tra le ombre e i segreti della vita della protagonista, Cristina Mandas. Con personaggi realistici e un intreccio che fonde tensione, introspezione e atmosfere sarde, Pulixi propone una storia che riscrive i confini del crime italiano.
Ingresso libero e gratuito.
Venerdì 6 dicembre si tornerà invece a Nuoro: accolti dal
prestigioso Spazio Ilisso, alle ore 18.30, i lettori avranno la possibilità di incontrare l’autrice Vanessa Roggeri, una delle madrine del Club, che con la sua seconda tappa nel programma del festival, avrà l’occasione di raccontare il suo libro “Il ladro di scarabei” (Rizzoli) in compagnia di Carlotta Lucato. Al centro dell’appuntamento proprio la storia ambientata a Cagliari di Antino, giovane servitore in cerca di un futuro migliore. Un percorso di scelte pericolose, ossessione, segreti e passioni, una storia emozionante che esplora il lato oscuro del ricatto personale.
Ingresso libero e gratuito.
Eventi realizzati con il sostegno dell’Assessorato della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della Regione Autonoma della Sardegna, il Comune di Irgoli, la Fondazione di Sardegna; in collaborazione con Spazio Ilisso.
Gli autori
Piergiorgio Pulixi
Piergiorgio Pulixi fa parte del collettivo di scrittura Sabot creato da Massimo Carlotto, di cui è allievo. Insieme allo stesso Carlotto e ai Sabot ha pubblicato Perdas de fogu (Edizioni E/O 2008), e singolarmente il romanzo sulla schiavitù sessuale Un amore sporco, inserito nel trittico noir Donne a perdere (Edizioni E/O 2010). È autore della saga poliziesca di Biagio Mazzeo iniziata col noir Una brutta storia (Edizioni E/O 2012), miglior noir del 2012 per i blog Noir italiano e 50/50 Thriller e finalista al Premio Camaiore 2013, proseguita con La notte delle pantere (Edizioni E/O 2014), vincitore del Premio Glauco Felici 2015, e Per sempre (Edizioni E/O 2015). Nel 2014 per Rizzoli ha pubblicato anche il romanzo Padre Nostro e il thriller psicologico L’appuntamento (Edizioni E/O), miglior thriller 2014 per i lettori di 50/50 Thriller. Nel 2015 ha dato alle stampe Il Canto degli innocenti (Edizioni E/O) vincitore del Premio Franco Fedeli 2015, primo libro della serie thriller I canti del male. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati sul «Manifesto», «Left», «Micromega» e «Svolgimento» e in diverse antologie. I suoi romanzi sono in corso di pubblicazione negli Stati Uniti, in Canada e nel Regno Unito. Altre pubblicazioni: Lo stupore della notte (Rizzoli, 2018), L’isola delle anime (Rizzoli, 2019), Per mia colpa (Mondadori, 2021), Stella di mare (Rizzoli, 2023), Per un’ora d’amore (Rizzoli, 2024).
Vanessa Roggeri
Vanessa Roggeri nasce e cresce a Cagliari, dove si laurea in Relazioni Internazionali. L’autrice ama definirsi una «sarda nuragica, innamorata della sua isola così aspra e coriacea, ma anche fiera e indomita».
La passione per la scrittura in Vanessa germoglia molto presto: a quindici anni inizia a scrivere racconti, pubblicati poi in antologie. Sua fonte di ispirazione è la nonna, che le raccontava favole e leggende sarde intrecciate alle proprie memorie d’infanzia. Queste storie di una Sardegna antica, magica e misteriosa la segnano profondamente facendole affinare il gusto per la narrazione.
Ha pubblicato “Il cuore selvatico del ginepro” (2013), “Fiore di fulmine” (2015) e “La cercatrice di corallo” (2018), con cui ha vinto il Premio Letterario Grazia Deledda e il Premio Alghero Donna. È editorialista per “La Nuova Sardegna”.
Le sinossi complete dei romanzi
“La donna nel pozzo”, di Piergiorgio Pulixi, ed. Feltrinelli
Un dettaglio. È sempre un dettaglio a fare la differenza. Capita a Cristina Mandas di dimenticare il compleanno del marito. Che vuoi che sia. Invece, la svista è il primo scricchiolio di una vita che sta per andare in frantumi. Perché a quarant’anni Cristina non è la maestra, la moglie, la madre, stimata e ben voluta dalla comunità di quel paesino sardo in cui si è trasferita tempo prima. Dietro la cortina di un’esistenza comune, custodisce un segreto che deve rimanere sepolto nelle profondità di un pozzo. E così è stato, almeno fino a un particolare colto di sfuggita, fino a quella dimenticanza. Qualcuno, però, si è accorto che Cristina non è più la stessa, che è sul punto di cedere. Qualcuno rimasto nell’ombra a spiarla per anni. Lorenzo Roccaforte è stato uno degli scrittori più amati d’Italia e ha anche vinto il Premio Strega. Ora che il successo è volato via a causa della sindrome da pagina bianca, si ritrova ad aver mancato lo status di “solito stronzo”, lui che puntava a rimanere un “venerato maestro”.
Ermes Calvino ha un cognome di peso, nessuna parentela con il grande Italo e un abbonamento premium coi guai. Generoso, legatissimo alla madre e alla sorella, è anche uno sconosciuto scrittore di talento. Diversi come il giorno e la notte, Roccaforte e Calvino diventano gli involontari contraenti di un patto diabolico: Ermes scrive i romanzi che Lorenzo firma. Lo chiamano ghostwriting. L’ideatore del piano è Arturo Panzirolli, un ex galeotto che in carcere ha avuto l’idea del secolo: diventare editore! Sotto la regia di Panzirolli, un Roccaforte senza più speranze è ritornato sulla scena come autore di thriller e podcaster true crime. Scrittore e ghostwriter si ritroveranno in Sardegna a indagare sulla morte di Cristina Mandas e su un misterioso delitto di trent’anni prima, che sconvolse l’isola.
“Il ladro di scarabei”, di Vanessa Roggeri, ed. Rizzoli
Cagliari, 1928. Segnato da un’infanzia di stenti e privazioni, Antino è un cosiddetto majolu, uno dei tanti ragazzini che per scappare dalla povertà della campagna e trovare un futuro migliore arrivano in città, e lì, nelle dimore dei signori, offrono i loro piccoli servigi in cambio di vitto e alloggio. Ad accoglierlo in casa sua è l’ingegner Italo Dejana, un imprenditore antifascista dall’animo generoso: è stato fortunato e lo sa, Antino. Cercherà in ogni modo, infatti, di conquistare la fiducia del suo benefattore e vincere la diffidenza nutrita dalla moglie Elsa e dai figli Leonardo, Agnesa e Asmara. E quando a un certo punto si troverà a un passo dal perdere ogni cosa, per assicurarsi il posto che crede di meritarsi nell’albero genealogico dei Dejana non si farà alcuno scrupolo, disposto a tutto pur di ottenere quello che la sorte gli ha negato per nascita. Anche a conquistare l’amore della timida Asmara, figlia adottiva dell’ingegnere, per la quale ha sempre provato disprezzo e invidia. Asmara, però, non è la creatura insignificante che Antino crede, e quando il ragazzo se ne renderà conto, sarà ormai troppo tardi. Vanessa Roggeri ha dato vita a una storia familiare di ambizione e passioni sullo sfondo dell’Italia fascista. Il racconto emozionante e vivido delle vie oscure che può seguire il desiderio di riscatto sociale